Mercati – Europa peggiora a metà seduta, Piazza Affari rallenta a -1%

Le borse europee peggiorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco mossi.

A Milano, il Ftse Mib rallenta con un calo dell’1% a 33.657 punti, negativo come il Cac 40 di Parigi (-1%), il Dax di Francoforte (-1%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%).

All’indomani della decisione, da parte della Federal Reserve, di ridurre i tassi di altri 25 punti base, portandoli al 4,50-4,75%, come atteso dagli analisti, i mercati continuano a riflettere soprattutto sulle parole del presidente Powell secondo il quale “potrebbe essere opportuno rallentare i tagli”.

Occhi allo stesso tempo sul fronte asiatico dove la Cina alzerà il tetto del debito degli enti locali a 35,52 trilioni di yuan, permettendo loro di emettere 6.000 miliardi di yuan di obbligazioni speciali aggiuntive in tre anni.

Inoltre, i governi locali potranno attingere a complessivi 4.000 miliardi di yuan di nuove quote speciali di obbligazioni locali in cinque anni.

Il tutto, sempre con l’obiettivo di supportare la crescita economica cinese, cui si aggiunge ora la necessità di compensare i potenziali nuovi dazi dell’amministrazione Trump sulle merci provenienti da Pechino.

Dall’agenda macro, a settembre, la produzione industriale italiana è calata dello 0,4% su base mensile, più delle attese (-0,2%), dopo il +0,1% di agosto. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una contrazione del 4,0%, a fronte del -3,2% del mese precedente.

Nello stesso mese, in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 8,3 miliardi, oltre le attese di 7,0 miliardi e in aumento rispetto a 7,7 miliardi nel mese precedente (rivisto da 7,4 miliardi).

Atteso, nel pomeriggio, dagli USA, il Sentiment Università Michigan preliminare di novembre.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 152,3. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-1,5%) a 74,5 dollari al barile e il Wti (-1,7%) a 71,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,69%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+2,7%), seguita da Nexi (+2,2%) e Pirelli (+2%), entrambe in scia ai conti. Forti realizzi su Iveco (-4,4%) che resta in coda dopo il rally di ieri spinto dai conti, preceduta da Unipol (-3,9%) a seguito dell’annuncio dei risultati, e Moncler (-3,7%).