Nei primi nove mesi del 2024 i Ricavi del Gruppo A2A sono diminuiti su base annua del 17% a 9.097 milioni. La variazione è riconducibile al calo dei prezzi energetici sia all’ingrosso sia retail e in misura molto contenuta alla contrazione delle quantità vendute ed intermediate sui mercati all’ingrosso più che compensata dai maggiori volumi venduti sui mercati retail elettricità, gas e teleriscaldamento.
L’Ebitda è aumentato del 33% a 1.804 milioni. Al netto delle partite non ricorrenti (+16 mln nel 2024, +7 mln nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 1.788 milioni in aumento del 32%, grazie al contributo di tutte le Business Unit, in particolare la Business Unit Generazione & Trading e la Business Unit Mercato.
L’Ebit è cresciuto del 56% a 1.070 milioni. Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo in parte compensato dall’effetto netto dell’incremento degli ammortamenti e dalla diminuzione degli accantonamenti al netto dei rilasci, relativi in particolare a contenziosi fiscali.
Il conto economico chiude con un Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo pari a 665 milioni, in aumento del 65% rispetto a 402 milioni dei 9M 2023.
Dal lato patrimoniale, la Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2024 cifra in 4.011 milioni (4.683 mln al 31 dicembre 2023). Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame pari a 65 milioni e l’emissione del Bond Ibrido per -742 milioni, la PFN si attesta a 4.688 milioni, sostanzialmente allineata a quella del 31 dicembre 2023. Grazie alla generazione di cassa dei primi nove mesi è stata garantita la copertura di investimenti per 898 milioni e dividendi per 300 milioni.
Gli 898 milioni di investimenti (+13% vs 9M23) hanno riguardato per quasi il 60% interventi di sviluppo per l’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie a supportare la progressiva elettrificazione dei consumi, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e di energia e alla digitalizzazione del Gruppo.
Le operazioni di M&A, al netto delle cessioni, si sono attestate a 65 milioni, riconducibili prevalentemente all’acquisizione di Agesp Energia, del 70% del Parco Solare Friulano 2, che ha ottenuto il permesso per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza autorizzata di 112,1 MWp, e all’acquisizione del 100% di Biomax Società Agricola.
I risultati dei primi nove mesi, in particolare, le performance della BU Generazione e Mercato, consentono al management di rivedere al rialzo le attese sul 2024, prevedendo un Ebitda compreso tra 2,28 e 2,32 miliardi e un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 0,80 e 0,82 miliardi.