De’ Longhi – Risultati 3Q in crescita a doppia cifra, guidance FY24 rivista al rialzo

Il Gruppo De’ Longhi ha archiviato un terzo trimestre 2024 in accelerazione rispetto ai precedenti, registrando una crescita, in termini di fatturato, del 14,0% a 805,5 milioni. L’incremento like for like del periodo (+5,2%) ha beneficiato del “consolidamento dei trend di crescita delle categorie core che hanno evidenziato dalla metà dello scorso anno continuità e solidità di risultato”, come spiega la società.

Nei primi nove mesi del 2024 i ricavi aumentati del 11,6% a oltre 2,2 miliardi, dinamica  “sostenuta da una progressione a perimetro omogeneo e cambi costanti ad un tasso mid single digit e al consolidamento per sette mesi de La Marzocco”.

Dal lato geografico, il Gruppo (inclusa La Marzocco) ha registrato una performance trimestrale positiva in tutte le aree, “con il mercato americano in netta accelerazione rispetto ai trimestri precedenti grazie anche a una crescita a un tasso high single digit a parità di perimetro”.

Nel dettaglio, nel terzo trimestre lEuropa sudoccidentale ha evidenziato un’espansione del fatturato pari al 7,4%, che corrisponde a una crescita a parità di perimetro lowsingle digit. L’area “è stata sostenuta dall’espansione dei mercati in Svizzera, Austria e Penisola Iberica che hanno beneficiato della performance delle macchine da caffè automatiche e dal ritorno alla crescita delle kitchen machines”.

L’Europa nordorientale è risultata in ulteriore accelerazione rispetto ai trimestri precedenti, supportata da un incremento del fatturato a parità di perimetro ad un tasso midteens. Degne di nota “la significativa crescita della Polonia, grazie anche alla ripresa del comparto delle kitchen machines a marchio Kenwood, oltre che le dinamiche positive dei mercati del Regno Unito e della Repubblica Ceca & Slovacchia & Ungheria”.
Da evidenziare inoltre l’allargamento del perimetro anche per l’areaMEIA, che nel trimestre ha realizzato una crescita a livello organico a un tasso lowsingle digit, nonostante le complessità del contesto geopolitico.
L’area America ha accelerato “significativamente nel periodo, grazie al consolidamento de La Marzocco e a una crescita like for like che torna ad essere positiva nei nove mesi. Nello specifico, l’espansione delle macchine automatiche e della partnership con Nespresso sostengono nel trimestre un tasso di crescita mid-teens nell’home caffè”.
La regione Asia Pacific ha mostrato un incremento del fatturato di circa il 10%, principalmente “grazie all’ampliamento di perimetro del caffè professionale, che ha più che compensato il calo di fatturato a perimetro costante, deteriorato anche da un impatto valutario negativo in diversi paesi dell’area (-2,7 punti nel trimestre). Australia e Nuova Zelanda hanno goduto dei buoni risultati del segmento del caffè e nutrition, mentre in Giappone la stagione invernale particolarmente mite ha penalizzato il risultato trimestrale”.
Riguardo i segmenti di prodotto, “si protraggono le favorevoli dinamiche di sviluppo delle categorie core nel corso dell’anno, con solidità di trend negli ultimi 18 mesi sia per il comparto home coffee che per il segmento della nutrition e food preparation“.
Il favorevole andamento del business, assieme al contributo dell’integrazione de La Marzocco, ha portato l’area caffè (che include sia i prodotti per uso domestico che professionale) a rappresentare, sia nei nove mesi sia nel terzo trimestre, oltre il 60% dei ricavi del Gruppo. Nello specifico, in questo trimestre le macchine da caffè ad uso domestico hanno registrato un incremento del fatturato a un tasso low-teens, “grazie alla significativa espansione delle macchine automatiche e all’accelerazione dei sistemi a capsula”.
Il segmento della nutrition e food preparation ha confermato il trend della prima metà dell’anno, con un incremento del fatturato a un tasso low-mid single digit nel trimestre. Degni di nota, in particolare, “il ritorno alla crescita delle kitchen machines a marchio Kenwood, in aumento a un tasso mid teens nel periodo, e la continua espansione del settore dei blenders, grazie ai personal blenders a marchio Nutribullet ed agli hand blenders a marchio Braun”.
Il comparto del comfort (riscaldamento e condizionamento portatili) è stato in territorio negativo anche nel trimestre in analisi, “a causa del posticipo della stagione fredda in alcuni mercati rilevanti, ma senza effetti significativi sulla performance complessiva di Gruppo”.
L’home care (pulizia della casa e stiro) ha registrato “un aumento del fatturato a un tasso mid single digit, dopo quattro trimestri consecutivi di crescita a doppia cifra trainata dallo stiro a marchio Braun, che rimane in crescita anche nel periodo di riferimento”.
Nel terzo trimestre il margine industriale netto si è attestato a 415,8 milioni (+20,2%), pari al 51,6% dei ricavi (51,3% nei 9 mesi) rispetto al 49,0% del 2023, “beneficiando della crescita dei volumi, del miglioramento del mix prodotto e del recupero di alcuni costi di produzione”.
L’Ebitda adjusted è stato pari a 131,1 milioni (+25%), ovvero il 16,3% dei ricavi (15,1% nei 9 mesi) in miglioramento rispetto al 14,9% del terzo trimestre 2023. L’incremento della profittabilità nel trimestre “è stato realizzato in un contesto di maggiori investimenti in media (“A&P”), con un’incidenza sul fatturato like for like a 12,9% (pari a un incremento di circa 190bps vs Q3-23), a supporto dei lanci di prodotto pianificati nel periodo e per un differente phasing”.
L’Ebitda è stato pari a 126,0 milioni (+23,7%), ovvero il 15,6% dei ricavi (14,4% nel 2023) dopo 5,1 milioni di oneri non ricorrenti (che si comparano con 3,1 milioni di oneri non ricorrenti del terzo trimestre 2023) riferiti prevalentemente ai piani di stock-option in essere.
L’Ebit si è attestato a 97,0 milioni (+29,9%), pari al 12,0% dei ricavi (10,6% nel 2023), “dopo un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato ai livelli dell’anno precedente”.
L’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a 67,6 milioni, in crescita del 13,7% (173,8 milioni nei 9 mesi) pari all’8,4% dei ricavi.
Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 30 settembre è attiva per 266,1 milioni, in calo nei nove e dodici mesi “per effetto dell’assorbimento netto pari a 432,2 milioni in relazione al closing della business combination del caffè professionale e dei dividendi distribuiti”.
L’amministratore delegato Fabio de’ Longhi ha così commentato: “Il Gruppo migliora l’eccellente andamento dei risultati degli ultimi trimestri, con un incremento del fatturato del 14% che ha beneficiato sia del consolidamento de La Marzocco che di un’accelerazione del comparto household”.
“L’ultimo anno e mezzo ha visto solidità e persistenza di trend nelle nostre categorie, grazie ad un mercato in strutturale espansione e sostenuto da parte nostra con investimenti in innovazione e comunicazione. Nello specifico, oltre al rinnovato impegno nella campagna globale di De’ Longhi nel caffe e di Braun nei prodotti per lo stiro ‘CareStyle’, abbiamo supportato nel trimestre il lancio di nuovi prodotti, come il Flip di Nutribullet e la collezione ‘Go’ di Kenwood, con eventi e campagne social dedicate”.
“Inoltre nel caffe professionale, La Marzocco ha confermato la propria leadership di mercato, sviluppando ulteriormente il proprio business e rafforzando la sua presenza nel luxury household con iniziative di partnership mirate, tra cui la creazione di una linea di prodotti esclusivi ‘Porsche X La Marzocco’.
“Sono pienamente soddisfatto dell’evoluzione della marginalità, con un Ebit che aumenta ad un tasso di crescita doppio del fatturato. Oltre che dell’allargamento del perimetro, il miglioramento ha beneficiato della stabilizzazione dei costi industriali e del positivo effetto mix, segno questo della continua espansione nei segmenti premium del portafoglio prodotti da parte dei nostri consumatori”.
“L’accelerazione vista negli ultimi mesi e l’attuale contesto di evoluzione del business ci consentono di rivedere al rialzo la guidance per l’anno. Stimiamo perciò per il nuovo perimetro una crescita dei ricavi nell’intervallo 11%-12% per l’anno 2024 (precedentemente 9%-11%), con un adjusted Ebitda compreso tra € 540-550 milioni (precedentemente 500-530).”