Nel primo trimestre dell’esercizio 2024/2025 il gruppo Mediobanca ha registrato ricavi pari a 864,6 milioni, stabili anno su anno.
Il margine di interesse si è attestato a 485 milioni, in calo del 2% rispetto al primo trimestre 2023/2024.
Le commissioni nette ammontano a 231,2 milioni, in aumento del 29% anno su anno grazie all’ingresso di Arma (23,4 mln). A perimetro omogeneo la crescita è del 19%.
I costi di struttura salgono a 369 milioni, scontando, da un lato, l’ingresso di Arma (10,3 mln) e beneficiando, dall’altro, dell’uscita di Revalea (4,4 milioni); su base omogenea l’incremento sarebbe del 5% ed è riferibile allo sviluppo dei diversi business.
Il Cost/income ratio sale al 43%.
L’utile netto del primo trimestre 24/25 si attesta a 330 milioni, in calo del 6,1% a/a.
Per quanto riguarda la qualità degli attivi, le attività deteriorate lorde si attestano a 1.388,8 milioni (+52,1 milioni nei 3 mesi) con un’incidenza sugli impieghi pari al 2,6% e copertura pari al 69%.
I ratios patrimoniali (CET1: 15,4%3; Total capital: 17,9%) confermano elevati buffer rispetto al Maximum Distributable Amount (buffer di circa 500bps) e all’Overall Capital Requirement di 8,25%: il CET1 ratio cresce nel trimestre dal 15,2% al 15,4%; il Total Capital ratio è stabile al 17,9%. Il Leverage ratio si mantiene stabile al 7,2%, sempre
ben sopra il requisito minimo del 3%; anche l’indice MREL, pari al 42% degli RWA e al 19,7% delle esposizioni LRE, si mantiene superiore ai requisiti minimi fissati per il 2024 pari al 23,57% degli RWA ed al 5,91% delle esposizioni LRE.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, per l’intero esercizio 2024-2025 i ricavi dei business bancari sono previsti in moderata crescita spinti dalla dinamica
sostenuta (“low double digit”) delle commissioni. L’utile per azione (EPS) è atteso crescere del 6/8%.