Seduta sottotono per le principali borse asiatiche in controtendenza rispetto alla chiusura in rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,3 e lo 0,7%, seguite da Hong Kong (-3,1%). In Giappone, Nikkei a -0,5% e il Topix +0,1%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,7%, lo S&P500 e il Nasdaq entrambi a +0,1%.
Gli investitori temono l’impatto, sulle economie asiatiche, delle politiche che verranno attuate dal neo presidente Trump, tra cui i pesanti dazi sulle merci provenienti da Pechino.
Gli Stati Uniti, secondo fonti di stampa, avrebbero intanto ordinato a Taiwan Semiconductor Manufacturing di bloccare le spedizioni ai clienti cinesi di chip di livello avanzato spesso utilizzati in applicazioni di intelligenza artificiale.
Sul sentiment pesa inoltre il fatto che l’ultimo pacchetto di stimoli introdotto dalle autorità cinesi non è riuscito a generare gli effetti positivi che gli investitori si aspettavano.
Parallelamente i mercati restano focalizzati sui dati macroeconomici, in attesa soprattutto dei prezzi al consumo Usa, in calendario domani, e sui segnali provenienti dalle banche centrali in vista dei discorsi di una serie di relatori della Federal Reserve che interverranno questa settimana, tra i quali, giovedì, il presidente della banca centrale, Jerome Powell.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,063 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 153,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 71,8 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 68,0 dollari.