Apertura in rosso per le principali borse europee con il sentiment che rimane diviso tra diversi driver.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1% a 34.016 punti, giù come l Dax di Francoforte (-1,1%) e il Cac 40 di Parigi (-1,2%), preceduti dal Ftse 100 di Londra (-0,6%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,7%).
Gli investitori temono l’impatto sulle economie asiatiche delle politiche che verranno attuate dal neo presidente eletto Trump, tra cui i pesanti dazi sulle merci provenienti da Pechino.
Gli Stati Uniti, secondo fonti di stampa, avrebbero intanto ordinato a Taiwan Semiconductor Manufacturing di bloccare le spedizioni ai clienti cinesi di chip di livello avanzato spesso utilizzati in applicazioni di intelligenza artificiale.
Sul sentiment pesa anche il fatto che l’ultimo pacchetto di stimoli introdotto dalle autorità cinesi non è riuscito a generare gli effetti positivi che gli investitori si aspettavano.
Parallelamente i mercati restano focalizzati sui dati macroeconomici, in attesa soprattutto dei prezzi al consumo Usa, in calendario domani, e sui segnali provenienti dalle banche centrali in vista dei discorsi di una serie di relatori della Federal Reserve che interverranno questa settimana, tra i quali, giovedì, il presidente della banca centrale, Jerome Powell.
Intanto in giornata sono attesi l’inflazione tedesca di ottobre e gli indici ZEW di novembre di Germania ed Eurozona.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,063 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 153,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 71,9 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 68,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 127 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+1,4%), con cui Iveco che ha firmato un accordo preliminare per forniture nel settore della difesa. Seguono Tenaris (+0,8%), Bper e MPS (+0,4%). In coda invece Mediobanca (-7,3%), dopo la trimestrale, Prysmian (-2,2%), Moncler (-1,8%) e Cucinelli (-1,7%).