Hera – Ebitda adj. +3,1% a 1,04 mld e investimenti +9,2% a 561 mln nei 9M 2024

Nei primi nove mesi de 2024 il Gruppo Hera registra ricavi per 8.187,4 milioni, in calo del 25,3%  rispetto ai 10.955,0 milioni dell’equivalente periodo 2023, principalmente per la diminuzione dei prezzi delle commodity energetiche e per la riduzione delle attività incentivate sui servizi per il risparmio energetico.

La contrazione del fatturato per i minori volumi gas è stata più che compensata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie al rilevante sviluppo commerciale, e dai maggiori ricavi tariffari nei servizi a rete dei business regolati, in base ai nuovi riferimenti di rendimento dell’Autorità.

Il margine operativo lordo adjusted sale del 3,1% a 1.037,6 milioni. Si tratta di una crescita interamente organica e strutturale, guidata dal ciclo idrico e dalle buone performance dell’area ambiente ed energia elettrica, consentendo di compensare pienamente il venir meno delle marginalità legate al superecobonus, inserite nell’area gas, e confermando
ulteriormente la solidità del portafoglio multi-business.

Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 29,7%, quello dell’area energia elettrica al 19,3%, dell’area ciclo idrico integrato al 22,6% e quello dell’area ambiente al 26,2%.

Il risultato operativo netto adjusted migliora del 3,5% a 522,5 milioni. Incremento sostenuto anche da una normalizzazione degli accantonamenti, riconducibile a una standardizzazione nei prezzi delle commodity dei mercati energetici; questo ha permesso di compensare in parte l’aumento degli ammortamenti connessi al trend investitorio degli
ultimi anni, principalmente per lo sviluppo degli impianti della filiera ambiente e delle reti di distribuzione idriche ed energetiche.

Il conto economico chiude con un utile netto adjusted in crescita del 16,8% a 312,1 milioni, con un tax rate del 28%, in leggera crescita, principalmente a causa di minori benefici fiscali. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti adjusted registra un progresso del 20,1% a 282,9 milioni, rispetto ai 235,5 milioni dei 9M 2023.

Nel periodo gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 561,1 milioni, in aumento del 9,2%, e sono riferiti soprattutto a interventi di sviluppo su impianti, reti e infrastrutture, e adeguamenti normativi che riguardano in particolare le reti energetiche e idriche.

Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2024 si attesta a 4.175 milioni, in aumento rispetto a 3.827,7 milioni di fine anno 2023La solidità finanziaria del Gruppo è pienamente confermata con un rapporto debito netto/MOL adjusted a 2,74x, valore costante in tutto l’esercizio e che lascia intatta la flessibilità finanziaria al servizio di potenziali nuove opportunità future.

In miglioramento i ritorni finanziari sia sul capitale investito, che si attesta a quasi 8 miliardi, sia sul capitale proprio: il ROI sale al 9,5% (dal 9% del 30 settembre 2023) e il ROE passa all’11,7% (dal 10,6% dei primi nove mesi dell’anno precedente).