Mercati – Previsto avvio debole per l’Europa in attesa dell’inflazione Usa

Previsto avvio debole per le principali borse europee con lo sguardo sull’inflazione Usa e il post Trump.

Chiusura ieri negativa a Wall Street con il Dow Jones a -0,9%, lo S&P500 a -0,3% e il Nasdaq a -0,1%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -1,6%, sottotono come Hong Kong (-0,4%) mentre tiene Shanghai (+0,5%).

Cresce l’attesa per i prezzi al consumo statunitensi, in uscita oggi pomeriggio, al fine di avere nuovi spunti utili a determinare le prossime mosse della Federal Reserve.

Nel frattempo, pesano le parole del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, secondo il quale qualsiasi rialzo dell’inflazione potrebbe portare l’istituto centrale a lasciare invariati i tassi a dicembre.

Ad alimentare ulteriormente le incertezze contribuiscono i persistenti timori legati al possibile impatto delle decisioni di Trump sul commercio europeo e asiatico nonché i dubbi sul fatto che l’ultimo pacchetto di stimoli cinesi sia sufficiente a sostenere l’economia.

Pertanto, i mercati sperano ora in ulteriori interventi fiscali a supporto della spesa dei consumatori e del mercato immobiliare. In tal senso, secondo rumour, le autorità di Pechino sarebbero pronte ad abbassare le tasse sull’acquisto di case.

Dall’agenda macro, occhi, stamane, nell’Eurozona, sulla produzione industriale di settembre e, oltreoceano, nel pomeriggio, anche sulle richieste mutui MBA.

Nelle materie prime, l’Opec ha nuovamente ridotto le stime sulla crescita della domanda globale di petrolio del 2024 oltre ad aver abbassato le previsioni sulla domanda relativa al 2025.

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