Seduta in rosso per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,7 e il 2,8%, male come Hong Kong (-2,1%). In Giappone, Nikkei è in calo dello 0,6% e il Topix dello 0,3%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,3%, lo S&P 500 flat e il Dow Jones a +0,1%.
Sul sentiment asiatico continuano a pesare i timori legati a potenziali nuovi dazi statunitensi sulle merci cinesi nonché i dubbi sul fatto che gli stimoli annunciati da Pechino siano o meno sufficienti a sostenere l’economia del Paese.
Nel frattempo, la Cina ha collocato bond a 3 e 5 anni con tassi equivalenti a quelli dei titoli del Tesoro statunitensi in un’emissione da 2 miliardi di dollari. Secondo fonti di stampa, la domanda è di oltre 40 miliardi, con una copertura, pertanto, di 20 volte.
Negli Usa, intanto, il partito di Donald Trump ha ottenuto il pieno controllo del Congresso degli Stati Uniti con i repubblicani che si sono garantiti la maggioranza alla Camera, in vista dell’inizio della nuova legislatura a partire da gennaio del prossimo anno.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,054 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 155,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 71,8 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 68,0 dollari.