I risultati al 30 settembre 2024 che registrano un fatturato consolidato pari a 466,2 milioni
con un decremento del 5,4% circa rispetto ai 493 milioni del pari periodo del 2023.
Per quanto riguarda il settore medicale, si registra un fatturato di 294 milioni vs. 287,9 milioni dei 9M23 (+2,1%). L’andamento delle vendite nel settore medicale torna a segnare un aumento grazie in particolare ai ricavi del post-vendita che registrano un fatturato pari a 59 milioni con una variazione del 13,1%, mentre ricavi per sistemi sono in linea con quelli del precedente esercizio (estetica 165,7 milioni vs. 165,6 dell’esercizio 2023 e chirurgia 56,4 milioni rispetto ai 55,9 milioni dei 9M23).
Il fatturato del settore delle applicazioni industriali ha registrato una flessione di circa il 16%, per le condizioni negative del mercato del taglio sui principali mercati di sbocco: quello cinese e quello italiano. I ricavi sono stati pari a 172,2 milioni rispetto ai 205 milioni dei 9M23. Il segmento del taglio laser ha registrato un fatturato pari a 130,5 milioni rispetto ai 166,2 milioni dei 9M23.
Nel fatturato consolidato, a livello geografico la crescita maggiore si registra in Europa con una variazione dell’8,5% e un fatturato di 119,7 milioni rispetto ai 110,4 milioni dei 9M23. Il Resto del Mondo evidenzia un fatturato pari a 275 milioni in linea con lo stesso periodo del 2023 (276,3 mln). Permane la debolezza del mercato italiano (-32,8%), soprattutto nel settore industriale con vendite in flessione del 42,3%, mentre il fatturato in Italia è in recupero nel settore medicale che segna una lievissima flessione rispetto all’anno precedente.
Il settore industriale ha subito gli effetti della interruzione dei benefici della Industria 4.0, e della prolungata latenza della nuova 5.0, annunciata da tempo ma definita solo nell’estate nei suoi dettagli operativi. Nel settore medicale l’andamento sui mercati europei permane positivo mentre il volume di vendite nel resto del mondo, in recupero, si è allineato con quello dello scorso esercizio. Nel settore industriale è evidente l’ottimo andamento delle vendite sui mercati internazionali con la forte crescita in Europa e la leggera flessione nel resto del mondo, frutto di una forte riduzione in Cina e di un rapidissimo sviluppo in tutti gli altri mercati, USA in particolare.
Il margine di contribuzione lordo si attesta a 190,3 milioni, in aumento dell’1,6% circa rispetto ai 187,2 milioni del 30 settembre 2023 con un deciso recupero di marginalità che passa dal 38% del 2023 al 40,1% del 2024.
Si segnala che al miglioramento della marginalità sulle vendite contribuiscono per 1,9 milioni, pari a 0,4 punti percentuali sul fatturato dei nove mesi, i proventi registrati a bilancio per i rimborsi assicurativi e governativi relativi ai danni dell’alluvione di novembre 2023 a Campi Bisenzio. Al netto di tali proventi il margine di periodo migliora comunque di 2,4 punti percentuali rispetto ai primi mesi del 2023, sia per effetto di una più favorevole composizione dei mercati di destinazione nel settore industriale, sia per il maggior peso relativo del settore medicale.
L’EBITDA è positivo per 62 milioni in linea rispetto ai 61,9 milioni dei 9M23. L’incidenza sul fatturato aumenta da 12,6% nel 2023 a 13,3% nel 2024.
L’EBIT evidenzia un saldo positivo pari a 50,9 milioni rispetto ai 51,8 milioni dei 9M23 con una incidenza sul fatturato che aumenta dal 10,5% dell’anno precedente al 10,9% del periodo in esame.
Il risultato prima delle imposte è positivo per 53,8 milioni, in aumento del 5,8% sui 9M23, con un’incidenza sul fatturato pari all’ 11,5% rispetto al 10,3% dello stesso periodo del 2023. A questo risultato contribuisce anche l’effetto positivo del remeasurement del debito finanziario per la prevista decadenza della clausola di earn out che impegnava Otlas a corrispondere circa 5 milioni al precedente socio della JV cinese in caso di IPO di Penta Laser Zhejiang entro la fine del 2024.
Nel 3Q 2024 il fatturato è stato pari a 153,3 milioni in aumento del 4% rispetto ai 147,4
milioni del corrispondente trimestre del 2023, l’EBITDA è migliorato del 27% a 20,6 milioni (13,4% del fatturato) e l’EBIT è cresciuto del 29,4% a 16,7 milioni (10,9% del fatturato). Il Risultato prima delle imposte è aumentato del 17,5% a 15,3 milioni (10% delle vendite).
L’andamento del terzo trimestre ha confermato aspetti positivi e alcune difficoltà già emerse nei primi sei mesi dell’anno. Come nel primo semestre, ottimi risultati sono stati conseguiti in numerosi settori e segmenti di business, mentre ha continuato a registrare difficoltà operative e perdite economiche l’attività del taglio laser in Cina.
La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 settembre 2024 è positiva per 73,8 milioni. Nel terzo trimestre la PFN aumenta di circa 5,2 milioni rispetto ai 68,6 milioni al 30 giugno 2024 e nei nove mesi di circa 19 milioni dal 31 dicembre 2023. Il flusso reddituale netto delle attività operative assieme agli ammortamenti e accantonamenti supera i 44
milioni a fronte di impieghi nell’aumento del capitale circolante, per circa 19 milioni, nel
pagamento di dividendi per circa 17 milioni e negli investimenti fissi per circa 11,4 milioni. La liquidazione di investimenti in liquidità iscritti nelle attività non correnti ha contribuito per 16,3 milioni al saldo della PFN nel periodo. A questo si è aggiunto l’effetto positivo pari a 5 milioni del remeasurement.
Infine in chiusura del terzo trimestre il recesso accordato ai fondi di Private Equity cinesi che avevano investito nel capitale di Penta Laser Zhejiang ha comportato una riclassificazione di voci nell’ambito della posizione finanziaria netta, con 13,7 milioni di liquidità che sono andati a chiudere un corrispondente importo di debiti finanziari, e una diminuzione della PFN pari a circa 5,7 milioni per la quota di capitale (e interessi) versato dai fondi che non era stata iscritta tra i debiti finanziari perché legalmente non esigibile dai fondi stessi, ma che è stata comunque corrisposta per ragioni di opportunità nell’ambito delle transazioni sottoscritte per il recesso.
I risultati del 3Q 2024 rispecchiano la guidance indicata dal management, con un deciso recupero di redditività grazie al quale l’EBIT dei primi nove mesi del 2024 si avvicina molto a quello del corrispondente periodo del 2023. A parità di perimetro di consolidamento, compresi quindi i risultati del settore taglio, si conferma la guidance in essere: risultato operativo del 2024 in crescita sul 2023, mentre la flessione del settore taglio non consentirà nel 2024 al fatturato consolidato di allinearsi al risultato record del 2023.
In pendenza della cessione della maggioranza delle società del settore taglio, la rappresentazione dei risultati consolidati comporterà la riclassifica dei costi e ricavi del settore taglio per tutto l’esercizio escludendoli dal risultato operativo. In relazione al perimetro di consolidamento così radicalmente alterato, anziché aggiornare la guidance per il 2024 in conformità alla nuova rappresentazione dei risultati, si prevede di fornirne una rappresentazione proforma per consentire la valutazione del raggiungimento delle indicazioni della guidance confermata.