Mercati – Chiusura perlopiù negativa per le borse europee, Milano -0,5%

Gli eurolistini chiudono perlopiù ribasso mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.192 punti (-0,5%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-0,6%), il Ftse di Londra (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%). Chiude sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede il 2,1%, lo S&P 500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,7%.

A pesare sull’Europa sono le stime di crescita della Commissione europea, limate al ribasso per vari Paesi, tra cui l’Italia (attesa ora +0,7% nel 2024 e +1% nel 2025) e con la Germania prevista in recessione anche quest’anno.

Il tutto in un clima di incertezza globale già condizionato dalle parole del presidente della Fed Powell secondo il quale non c’è fretta di abbassare i tassi in presenza di un’economia statunitense forte.

Gli investitori restano, allo stesso tempo, intenti a monitorare e a valutare le scelte del presidente Donald Trump nella composizione della sua squadra di Governo.

Dall’agenda macro, a ottobre la produzione industriale statunitense è calata dello 0,3% su base mensile, in linea al consensus e in recupero dal -0,5% di settembre.

Nella stessa area e mese, le vendite al dettaglio hanno rallentato leggermente meno delle attese (+0,3%) a +0,4% su base mensile, rispetto al +0,8% di settembre.

La Federal Reserve di New York ha comunicato che l’indice Empire State Manufacturing di novembre è balzato ben oltre le attese (-0,3 punti) a 31,2 punti da -11,9 punti del mese precedente.

Nel Vecchio Continente, tra gli altri dati, a settembre la bilancia commerciale italiana ha evidenziato un surplus di 2,580 miliardi, in aumento dai 1,335 miliardi di agosto. Gli analisti si attendevano un valore di 2,55 miliardi.

Secondo la lettura finale, sempre in Italia, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato a ottobre un rialzo dell’1% su base annua, sopra il +0,7% del preliminare e in linea con il consensus.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,055, il dollaro/yen scende a 154,6. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,5%) a 71,5 dollari e il Wti (-1,7%) a 67,5 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 121 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.

Tornando a Piazza Affari, guida Generali (+4,8%) in scia alla trimestrale, seguita da Mediobanca (+2,5%), Diasorin (+2,1%), Iveco (+1,3%). Arretrano invece in particolare Stmicroelectronics (-3,9%), Prysmian (-3,3%), Campari (-2,7%), Interpump (-2,5%).