Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano incerti.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,1% appesantito dallo stacco cedole di 10 big, preceduto da Dax di Francoforte (-0,1%), Cac 40 di Parigi (flat), Ibex35 di Madrid (+0,1%) e Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Gli investitori restano concentrati sui segnali provenienti dalle banche centrali e dall’agenda macroeconomica.
Occhi sugli interventi odierni di alcuni policy maker e, in particolare, sul discorso della presidente della BCE Lagarde atteso in serata. Domani e mercoledì l’attenzione si focalizzerà, tra i diversi dati, sull’inflazione rispettivamente dell’Eurozona e del Regno Unito. Attesi per mercoledì anche i conti di Nvidia.
Dall’agenda macro odierna emerge che a settembre la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 12,5 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 4,6 miliardi di agosto. Gli analisti si attendevano un surplus di 7,9 miliardi.
Sul forex, l’euro/dollaro resta a 1,055 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 154,9. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1%) a 71,7 dollari al barile e il Wti (+1%) a 67,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 121 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, guidano i titoli bancari con Bper (+2,7%), Banco Bpm (+2,2%) che stacca una cedola di 0,4 euro, e Popolare di Sondrio (+1,6%). In coda Interpump (-1,2%), Enel (-1%) dopo il nuovo piano strategico 2025-27 nonché l’accordo con Acciona per acquistare un portafoglio di impianti idroelettrici da 626 MW in Spagna, e Diasorin (-0,8%).