I mercati americano hanno chiuso in calo venerdì mentre svanisce l’effetto post elettorale e gli analisti guardano alla Fed cercando di analizzare quali saranno le prossime mosse.
L’S&P 500 archivia così la seduta a -1,32%, il Dow Jones a -0,7% e il Nasdaq a -2,24%.
I mercati guardano con attenzione alle mosse di Trump sulla squadra di governo.
In particolare la nomina di Robert F. Kennedy Jr. alla guida del Dipartimento della Salute preoccupa il settore, viste le sue posizioni anti-vaccino.
Kennedy ha ancora bisogno del sostegno del senato e alcuni analisti sono scettici sulle sue possibilità, ma se fosse confermato diventa difficile prevedere quali saranno le conseguenze per il settore.
Questa incertezza pesa sui titoli della salute con Moderna che crolla del 7,3% e Pfizer del 4,7%.
In forte calo anche Applied Materials (-9,2%), società che fornisce apparecchiature, servizi e software per il settore dei semiconduttori.
onostante risultati superiori alle attese gli analisti sono rimasti delusi dalle previsioni di crescita per quest’anno, sopratutto visto il forte rally del settore tech che secondo alcuni analisti ha avuto valutazioni troppo alte e dovrà dimostrare di continuare a crescere.
Torna a salire l’indice Vix, che misura la volatilità, a 16,14 punti (+12,79%).
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso la seduta di venerdì a -2,09% ma il future stamattina indica un frazionali rimbalzo dello 0,11% a 71,12 dollari al barile. Anche il Wti ha chiuso venerdì in deciso calo a -2,35% e stamattina il future è flat (+0,01%) a 66,93 dollari al barile.
Il rame sale leggermente dello 0,72% a 4,14 dollari.
Tra i metalli preziosi ricomincia a salire l’oro con il future stamattina a +0,79% a 2.590,3 dollari l’oncia. Segnali positivi anche dal future sull’argento a +0,99% a 30,73 dollari l’oncia.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente invariato a 1,054 e il dollaro/yen a 154,31.