FNM – Nel piano al 2029 investimenti per 1,3 mld ed Ebitda di 320 mln (cagr 7%), cedola minima di 2,3 centesimi

Il Cda di FNM ha esaminato ed approvato il Piano Strategico del Gruppo per il periodo 2024-2029.

Per il prossimo quinquennio il Gruppo FNM si propone come un punto di riferimento per la promozione dello sviluppo e della competitività dei territori, rafforzando la propria strategia su due pilastri fondamentali: la Mobilità sostenibile e l’Energia rinnovabile.

Il Gruppo punta ad ampliare e migliorare la propria offerta nei trasporti pubblici su ferro e gomma, e a rafforzare la presenza nelle concessioni autostradali. Si impegna a rendere il sistema di trasporto più accessibile, sicuro, tecnologicamente avanzato e sostenibile, per migliorare la qualità della mobilità pubblica e privata.

Il Gruppo ambisce a contribuire attivamente alla transizione energetica italiana, diventando un operatore di riferimento nella produzione di energia fotovoltaica ed eolica oltre che nello sviluppo dell’offerta di idrogeno per supportare le reti di trasporto.

Il Piano così configurato ambisce pertanto entro il 2029 a ridurre del 35% le emissioni complessive di CO2 generate dai bus e dai consumi corporate e a generare circa 650 GWh di energia da fonti rinnovabili.

In questo contesto, il Piano individua un percorso di crescita industriale sostenuto da investimenti lordi complessivi pari a 1,3 miliardi (circa 1,1 mld al netto dei contributi).

Il 78% degli investimenti (circa 1 mld) sarà dedicato alla Mobilità sostenibile, il restante 22% saranno allocati a iniziative nel settore dell’Energia.

La riallocazione degli investimenti verso segmenti a maggiore redditività, quali autostrade ed energia, sosterrà la crescita dei ricavi da 618 milioni nel 2023 a circa 850 milioni nel 2029 (CAGR +5%) e dell’EBITDA, previsto in incremento a circa 320 milioni nel 2029 rispetto ai 211 milioni del 2023 (CAGR +7%).

L’utile netto del periodo è previsto attestarsi su un valore medio annuo pari a 60-65 milioni (80,9 milioni nel 2023, che includeva gli elementi positivi straordinari di reddito registrati da Trenord), in ragione principalmente degli ammortamenti crescenti e del maggior costo del debito in seguito al rifinanziamento del prestito obbligazionario in scadenza a ottobre 2026.

Il Piano prevede che i flussi di cassa operativi saranno in grado di finanziare una quota significativa degli investimenti programmati, contenendo l’esposizione al debito. Tale previsione porta la PFN Rettificata ad aumentare dai 642,8 milioni al 31 dicembre 2023 a circa un miliardo a fine 2029, con un rapporto PFN Rettificata/EBITDA al 2029 che comunque rimane in un intervallo di 3.0-3.5x.

Il Piano conferma quindi per il Gruppo una solida struttura finanziaria, sostenuta da flussi di cassa visibili e resilienti, anche senza considerare l’effetto positivo derivante dalla valorizzazione del valore di subentro della concessione MISE.

Dalle previsioni di Piano emerge un fabbisogno finanziario necessario per sostenere il piano di investimenti e rifinanziare il prestito obbligazionario in scadenza a ottobre 2026. A garanzia della copertura di tale fabbisogno e a sostegno del proprio impegno a mantenere un rating investment grade, FNM ha ottenuto supporto formale da un primario istituto di credito, a conferma della fiducia verso la solidità del Piano Strategico e delle assunzioni relative alla concessione MISE in esso contenute.

il Piano prevede di remunerare gli azionisti con un dividendo per azione minimo atteso pari a 2,3 centesimi di euro (in linea con il dividendo pagato negli ultimi due anni), con la possibilità di incremento progressivo fino a un massimo di 3,2 centesimi di euro in funzione dell’implementazione del Piano, corrispondente a un dividend yield che si colloca in un intervallo tra 5,2% e 7,2%.