Seduta in denaro per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù positiva a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,7 e il 2,2%, più cauta Hong Kong a +0,4%. Bene anche il Giappone con Nikkei a +0,5% e Topix a +0,7%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,6%, lo S&P 500 a +0,39%, mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,13%.
Gli occhi sono puntati sui funzionari cinesi riuniti per un vertice sugli investimenti a Hong Kong, dove i responsabili dei principali organismi economici dovrebbero discutere gli ultimi sviluppi nel settore finanziario.
Il vice premier He Lifeng ha spiegato che i funzionari della Cina continentale cercheranno misure per mantenere lo status di Hong Kong come centro finanziario internazionale incoraggiando al contempo un maggiore accesso reciproco al mercato tra Hong Kong e il resto della Cina.
C’è attesa anche per la prossima decisione di politica monetaria della PBoC, programmata per mercoledì. Nel frattempo, l’autorità di regolamentazione della Borsa cinese ha illustrato nuove linee guida che incoraggiano le società quotate ad aumentare la redditività dei titoli per gli azionisti attraverso iniziative come fusioni e acquisizioni, programmi di incentivi azionari per i dipendenti, dividendi in contanti e riacquisti di azioni.
Sempre sul fronte della politica monetaria, in Australia rimarrà sufficientemente restrittiva finché la banca centrale non sarà certa che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso l’obiettivo previsto, secondo quanto indicato dai verbali della riunione politica di novembre della Rba. La banca centrale ha aggiunto che il Consiglio rimane vigile sui rischi al rialzo dell’inflazione, osservando che prevede un’inflazione principale entro il corridoio previsto del 2-3% fino al terzo trimestre del 2025, quando termineranno gli sconti sull’energia.
Sul forex, l’euro/dollaro è scende a 1,059 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,6. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,2%) a 73,2 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 69 dollari.