Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.228 punti (-0,3%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Ftse di Londra (-0,2%). Chiude invariato l’Ibex 35 di Madrid.
Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,1%.
Cresce l’attesa per i conti trimestrali di Nvidia, in uscita stasera a mercati chiusi: le previsioni vedono una crescita degli utili per azione, seppur a un ritmo più lento rispetto ai trimestri precedenti. Il produttore di chip è stato il maggior beneficiario del boom legato all’intelligenza artificiale e visto il peso significativo all’interno dei listini azionari globali, ogni sorpresa negativa potrebbe trascinare al ribasso l’intero mercato.
L’attenzione è poi sempre rivolta alla Fed e alle prossime mosse sui tassi d’interesse: nuove indicazioni potrebbero emergere dall’agenda macro, con lo sguardo rivolto in particolare a domani con il dato di ottobre sul Leading Index e i dati settimanali sulle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti, e a venerdì con i dati preliminari di novembre sugli indici PMI di S&P Global.
Dall’agenda odierna, intanto, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha evidenziato un incremento dell’1,7%, dopo il +0,5% della settimana precedente.
Nel Regno Unito, a ottobre i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,6% su base mensile, oltre il consensus (+0,5%) e rispetto alla variazione nulla di settembre. Su base annua, sono aumentati del 2,3%, in accelerazione oltre le attese (+2,2%) rispetto al +1,7% di settembre. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,3%, rispetto al +3,1% delle previsioni e al +3,2% del mese precedente.
Nello stesso mese, i prezzi alla produzione in Germania hanno registrato un +0,2% su base mensile rispetto al -0,1% atteso e al -0,5% di settembre. Su base annua sono aumentati dell’1,1%, in linea alle attese e in recupero rispetto a -1,4% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,052, il dollaro/yen sale a 155,4. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 73,3 dollari e il Wti (+0,1%) a 69,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 123 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,57%.
Tornando a Piazza Affari, guida Nexi (+2,2%), seguita da Telecom Italia (+2,1%), Recordati (+1,1%), Prysmian (+1,0%) mentre arretrano in particolare Iveco Group (-2,1%), Amplifon (-1,6%), Stellantis (-1,5%), Enel (-1,2%).