Avvio in denaro per le principali borse europee con gli investitori che restano focalizzati sugli appuntamenti della settimana.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 33.452 punti, come il Ftse 100 di Londra (+0,2%), preceduti da Dax di Francoforte (+0,8%), Cac 40 di Parigi (+0,7%),Ibex35 di Madrid (+0,7%).
Gli occhi sono puntati al Financial Stability Board della Bce e sono attesi anche diversi discorsi dei banchieri centrali, a partire dalla presidente Lagarde, previsto nel primo pomeriggio.
Sempre in tema di politica monetaria, la Banca Popolare Cinese, come previsto, ha lasciato invariati i tassi a sui prestiti a uno e a cinque anni rispettivamente al 3,1 e al 3,6%, entrambi a minimi dopo i tagli di luglio e ottobre.
Attenzione anche sui segnali provenienti dalla stagione delle trimestrali, in attesa oggi dei conti di Nvidia, e sulla scelta di Trump per la carica di segretario al Tesoro.
Dall’agenda macro odierna, a ottobre l’inflazione del Regno Unito un aumento dello 0,6% su base mensile, oltre le attese e contro la variazione nulla del mese precedente. Su base annua, la crescita si è attestata al 2,3%, al di sopra del 2,2% atteso e rispetto all’1,7% del mese precedente. Il dato core, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, dopo il +0,1% di settembre. La variazione tendenziale si attesta al 3,3% e risulta superiore al 3,1% atteso ed al 3,2% di settembre.
Sempre a ottobre l’indice dei prezzi alla produzione della Germania ha registrato un +0,2% su base mensile rispetto al -0,1% atteso e al -0,5% di settembre. Il dato su base annua evidenzia un aumento dell’1,1%, in linea con le attese e in recupero rispetto a -1,4% del mese precedente.
In calendario anche, dagli Usa, le richieste mutui MBA.
Sullo sfondo continuano a pesare i rischi di escalation della guerra tra Russia e Ucraina con il Cremlino che rafforza la dottrina per le armi atomiche e Kiev che colpisce coi missili Usa.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,057 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 155,7. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 73,5 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 69,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 120 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,57%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Prysmian (+1,8%), seguita da Azimut (+1,5%), Unipol (+1,4%) e Bper (+0,9%). In coda invece Stellantis (-0,7%), Leonardo (-0,6%), Saipem e Terna (-0,4%).