Partenza in denaro per le principali borse europee con lo sguardo sull’agenda macro, la BCE e le tensioni geopolitiche.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 33.428 punti, positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,3%).
L’attenzione degli investitori sarà rivolta agli interventi dei banchieri della Banca Centrale Europea Lagarde, Centeno, Nagel e Villeroy.
Occhi anche agli appuntamenti macro con gli indici PMI manifatturiero, servizi e composito di novembre (dato preliminare) di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti.
Intanto, secondo la lettura finale, nel 3Q 2024 l’economia tedesca è cresciuta dello 0,1% su base trimestrale, al di sotto del consensus e della rilevazione preliminare (entrambi a +0,2%).
In Cina intanto continuano a pesare le preoccupazioni che le misure di stimolo annunciate nelle scorse settimane dalle autorità non siano sufficienti a sostenere la crescita economica del Paese. Il tutto, in vista anche dei previsti maggiori dazi statunitensi sulle merci cinesi sotto l’amministrazione Trump.
Sullo sfondo continua a preoccupare l’escalation tra Mosca e l’occidente dopo che ieri Putin ha avvertito che è stato lanciato un nuovo missile balistico a medio raggio verso l’Ucraina, una chiara minaccia in risposta agli attacchi sul territorio russo.
Inoltre, persistono i rischi legati alla crisi in Medio Oriente dopo che la Corte penale internazionale ha chiesto l’arresto di Netanyahu e dell’ex ministro della difesa Yoav Gallant per crimini contro l’umanità commessi a Gaza.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,049 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 74,8 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 70,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 124 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio STM (+2,1%), seguita da Cucinelli (+1,4%), Prysmian (+1,1%), che ha collocato un bond dual-tranche da 1,5 miliardi, e Unipol (+1%). Vendite solo su Leonardo (-0,6%). C’è attesa per la revisione del rating sovrano da parte di Moody’s.