Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.495 punti (+0,6%), in guadagno come il Ftse 100 di Londra (+1,4%), il DAX di Francoforte (+1,0%), il CAC 40 di Parigi (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.
Gli investitori stanno valutando le parole pronunciate stamattina da Christine Lagarde. Secondo la presidente della BCE è più urgente che mai avanzare verso l’Unione dei Mercati dei Capitali in considerazione del calo della posizione dell’Europa nell’innovazione e dell’aumento delle tensioni geopolitiche.
Volge inoltre al termine una settima che ha visto il culmine della stagione delle trimestrali con i conti di Nvidia, ancora una volta sopra le attese, e ulteriori conferme sulla tenuta del mercato del lavoro americano, visti i dati settimanali sulle richieste di disoccupazione in calo e inferiori alle previsioni.
Sul fronte macro, negli Stati Uniti, a novembre, la lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero, condotta da S&P Global, si è attestata a 48,8 punti, al di sopra del consensus e del dato finale di ottobre (48,5 punti). In progresso anche l’indice composito, attestatosi a 55,3 punti, oltre i 54,1 punti di ottobre. Infine, l’indice relativo ai servizi è stato pari a 57,0 punti, in accelerazione rispetto ai 55,0 punti del mese precedente. Gli analisti si attendevano un valore pari a 55,2 punti.
La stima preliminare per il mese di novembre dell’Indice PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 45,2 punti, al di sotto delle attese e del mese precedente (entrambi a 46,0 punti) Analogamente, l’indice Composito ha segnato un valore di 48,1 punti, inferiore ai 50,0 punti di ottobre. Infine, l’indice Servizi è sceso a 49,2 punti dai 51,6 punti del mese precedente e delle attese.
In Germania, il PMI manifatturiero preliminare di novembre si è attestato a 43,2 punti, leggermente superiore alle attese e al finale di ottobre (entrambi 43 punti). In calo invece il PMI servizi, sceso a 49,4 punti dai 51,6 punti previsti e del precedente. Il composito ha riportato 47,3 punti, inferiori al consensus e alla lettura di ottobre (entrambi 48,6 punti).
Nella stessa area, nel terzo trimestre 2024 il Pil destagionalizzato finale è aumentato dello 0,1% su base trimestrale, sotto il consensus e il preliminare (entrambi +0,2%). Il dato, aggiustato per i giorni lavorativi, si è ridotto dello 0,3%, rispetto al -0,2% delle attese e del preliminare.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,040, il dollaro/yen sale a 154,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 74,9 dollari e il Wti (+1,1%) a 70,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 126 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Cucinelli (+3,8%), Diasorin (+3,2%), Recordati (+2,9%), Stellantis (+2,8%) mentre chiudono in coda Unicredit (-1,9%), Bper Banca (-1,5%), Banco Bpm (-1,3%), Banca Monte Paschi Siena (-1,0%).