Mercati – Milano (-0,1%) resta debole in una seduta positiva per l’Europa

Le borse europee proseguono prevalentemente positive nel pomeriggio con Wall Street che viaggia tonica.

A Milano, Ftse Mib ancora in controtendenza (-0,1%) a 33.469 punti mentre rimangono sopra la parità l’Ibex35 di Madrid (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%). Oltreoceano, il Dow Jones guadagna l’1%, l’S&P 500 lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,3%.

Gli operatori hanno accolto positivamente la decisione, da parte di Donald Trump, di nominare Scott Bessent come segretario al tesoro degli Stati Uniti. Tale scelta ha alleviato le preoccupazioni sugli effetti inflazionistici che potrebbero derivare dal programma del neo-presidente. Sebbene Bessent abbia dichiarato che sosterrà i piani di Trump in materia di tariffe e tagli fiscali, gli investitori si aspettano che darà la priorità alla stabilità economica e di mercato del Paese.

Resta l’attenzione anche sull’agenda macroeconomica di questa settimana, con gli investitori intenti a trarre nuove indicazioni utili a prevedere le prossime mosse della Federal Reserve.

Con la chiusura giovedì dei listini americani per il Giorno del ringraziamento, gli appuntamenti principali statunitensi sono concentrati su mercoledì, con i dati di ottobre sugli ordini di beni durevoli e sulle scorte all’ingrosso, il PIL, i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari e il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed.

Sul fronte macro odierno, attesa alle ore 16:30, negli USA, l’attività manifatturiera Fed Dallas di novembre.

Intanto, ad ottobre, l’indice CFNAI (Chicago Fed National Activity Index), che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, si è attestato a -0,40 punti, peggiorando oltre le attese (-0,20 punti) rispetto ai -0,27 punti di settembre (rivisto da -0,28 punti).

In Germania, a novembre l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende, si è attestato a 85,7 punti, in calo più delle attese (86,0 punti) rispetto al mese precedente (86,5 punti). L’IFO Current Assessment è stato pari a 84,3 punti, sotto le attese (85,4 punti) e il dato di ottobre (85,7 punti). L’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 87,2 punti, sopra le previsioni (87,0 punti) ma in lieve flessione rispetto a ottobre (87,3 punti).

Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,051 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 153,8. Tra le materie prime, il petrolio accelera al ribasso con il Brent (-1,7%) a 73,4 dollari al barile e il Wti (-1,7%) a 70,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 125 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,46%.

Tornando a Piazza Affari, Banco Bpm risale in vetta (+5,1%) sempre in scia all’offerta di scambio volontaria da parte di UniCredit per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni. Seguono Stm (+3,6%) e Erg (+3,1%).

Resta in coda la già citata UniCredit (-4,4%), preceduta da Bper (-1,5%) e MPS (-1,4%).