Prevista partenza in denaro per le principali borse europee con l’attenzione focalizzata su diversi driver.
Chiusura venerdì in rialzo di venerdì a Wall Street con il Dow Jones a +1%, l’S&P500 a +0,4% e il Nasdaq a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +1,1%, Hong Kong viaggia a -0,4% e Shanghai a a -0,1%.
Resta l’attenzione sugli Usa dove il presidente eletto Trump prosegue i lavori per la squadra di governo mentre gli operatori sembrano considerare, come relativamente favorevole al mercato, la scelta di nominare l’investitore miliardario Scott Bessent come segretario al Tesoro.
Sul fronte asiatico, la People’s Bank of China ha iniettato 900 miliardi di yuan nel sistema finanziario attraverso una linea di credito a medio termine di un anno al tasso invariato del 2,0%.
Gli investitori restano allo stesso tempo intenti a valutare se le misure di stimolo annunciate nelle scorse settimane dalle autorità di Pechino saranno sufficienti a sostenere la crescita economica del Paese. Il tutto, in vista anche dei previsti maggiori dazi statunitensi sulle merci cinesi sotto l’amministrazione Trump.
Riflettori anche sull’Italia dopo che venerdì sera Moody’s ne ha confermato il giudizio Baa3 con outlook “stabile”. L’agenda di rating ha tuttavia posto l’accento sul rallentamento della crescita e il contemporaneo aumento del debito pubblico.
Dall’agenda macro, attesi alle ore 10:00 Germania l’Indice IFO di novembre; alle 14:30, negli USA, il Chicago Fed National Activity Index di ottobre; alle 16:30, sempre negli USA, l’attività manifatturiera Fed Dallas di novembre.
A Piazza Affari, riflettori su UniCredit che ha presentato un’offerta di scambio volontaria per Banco BPM per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni.