Le borse europee proseguono sottotono a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,7% a 33.185 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Continua a prevalere un clima di incertezza tra le minacce di Donald Trump sui dazi e le prossime mosse delle banche centrali.
Il presidente eletto ha infatti promesso che applicherà, fin dal suo primo giorno di insediamento, tariffe aggiuntive del 10% sulle importazioni cinesi e imposte del 25% su tutti i prodotti provenienti da Messico e Canada, aumentando le preoccupazioni circa le sue politiche “America First”. “Le misure sono necessarie per reprimere i migranti e le droghe illegali che attraversano il confine degli Stati Uniti”, ha affermato sul suo social network Truth.
Allo stesso tempo gli investitori restano focalizzati sui nuovi spunti che potrebbero emergere dai verbali della Fed, in uscita stasera, e da una serie di dati che verranno pubblicati domani, tra i quali il PIL, le richieste di sussidi di disoccupazione e il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale Usa.
Atteso, intanto, nel pomeriggio, dagli Stati Uniti, l’indice manifatturiero di novembre della Fed di Richmond.
Infine, sullo sfondo persistono le tensioni, ormai ai massimi storici, tra Russia e occidente oltreché la guerra in Medio Oriente dopo che la corte penale internazionale ha emanato, settimana scorsa, un mandato d’arresto per Netanyahu e per l’ex ministro della difesa.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,051 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 153,9. Tra le materie prime, il petrolio accelera al rialzo con il Brent (+0,9%) a 73,1 dollari al barile e il Wti (+1%) a 69,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla in area 126 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+3%), seguita da MPS (+2,5%), Generali e Banco BPM (entrambe +0,9%) con quest’ultima che fa oggi, nell’ambito di una riunione del Cda già calendarizzata, un primo esame dell’Ops lanciata da UniCredit (flat).
Resta in coda Stellantis (-4,7%) appesantita dai timori sui dazi previsti da Trump, in particolare nei confronti del Messico, importante Paese di esportazione per la casa automobilistica. Male anche Pirelli (-4%) e Campari (-2,5%).