Prevista partenza in calo per le principali borse europee con l’attenzione focalizzata su diversi driver.
Chiusura in rialzo di ieri a Wall Street, con il Dow Jones che ha terminato su nuovi record a +1%, l’S&P500 e il Nasdaq entrambi a +0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,8%, Hong Kong e Shanghai viaggiano a -0,1%.
Sul sentiment pesa la promessa, da parte di Donald Trump, di applicare, già dal giorno del suo insediamento, tariffe aggiuntive del 10% sulle importazioni cinesi e dazi sui i prodotti provenienti da Messico e Canada, aumentando le preoccupazioni circa le sue politiche “America First”.
Occhio oggi alla BCE con gli interventi di Villeroy, Centeno e Rehn e alla pubblicazione in serata dei verbali della Fed di novembre che dovrebbero fornire indizi più precisi sul programma di riduzione dei tassi negli Usa.
Dall’agenda macro atteso nel pomeriggio dagli Stati Uniti l’indice manifatturiero di novembre della Fed di Richmond.
Infine continuano a pesare le tensioni, ormai ai massimi storici, tra Russia e occidente oltreché la guerra in Medio Oriente dopo che la corte penale internazionale ha emanato, settimana scorsa, un mandato d’arresto per Netanyahu e per l’ex ministro della difesa.
A Piazza Affari occhi su Banco BPM che farà oggi, nell’ambito di una riunione del Cda già calendarizzata, un primo esame dell’Ops lanciata da UniCredit. L’offerta di scambio annunciata ieri mattina su Banco Bpm è stata comunicata al governo ma non concordata con l’esecutivo, che ora valuterà la mossa alla luce delle sue prerogative sull’utilizzo del golden power.