Mercati – Gli eurolistini ampliano le perdite a metà seduta con Milano a -1%

Le borse europee ampliano le perdite a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sotto la parità.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1% a 32.834 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-1%), preceduto dal Dax di Francoforte (-0,6%), fa peggio il Cac 40 di Parigi (-1,2%) mentre resiste alle vendite il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Cresce l’attesa per una serie di dati che verranno pubblicati oggi, tra i quali il PIL Usa, le richieste di sussidi di disoccupazione e il deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed. Si rileva intanto l’indice che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a dicembre, scende a -23,3 dai -18,4 punti del mese precedente e risulta inferiore rispetto ai -18,8 punti del consensus.

Il tutto all’indomani della pubblicazione dei verbali della banca centrale statunitense dai quali emerge l’incertezza tra i funzionari sulle prossime mosse da adottare. In vista del meeting del 18 dicembre, alcuni hanno dichiarato che la Fed potrebbe mettere in pausa i tagli e tenere fermi i tassi d’interesse a un livello restrittivo se l’inflazione dovesse restare invariata.

Pesano intanto le indicazioni dell’esponente della Bce Isabel Schnabel che in un’intervista a Bloomberg ha detto di ritenere che non ci sia ancora tanto spazio per altri tagli dei tassi da parte di Francoforte.

Sul fronte asiatico, mentre gli operatori stanno metabolizzando le tariffe minacciate da Trump, il governo cinese ha approvato un’emissione obbligazionaria da 500 miliardi di yuan (69 miliardi di dollari) per finanziare investimenti in progetti volti a stimolare la crescita economica.

Infine, resta monitorato il contesto geopolitico con le tensioni in Medio Oriente che si sono leggermente attenuate. Il presidente Joe Biden ha infatti dichiarato che Israele ha raggiunto un accordo di cessate il fuoco con il gruppo militante libanese Hezbollah dopo settimane di trattative mediate dagli Stati Uniti.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,052 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 151,4. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 72,5 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 69,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende leggermente a 127 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,43%.

Tornando a Piazza Affari, guida MPS (+0,9%), seguita da Saipem (+0,7%) che si è aggiudicata una nuova commessa in Indonesia per 1 miliardo di dollari, e Banco BPM (+0,6%) il cui Cda ha preso atto dell’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Unicredit, ritenendola tuttavia non sufficiente. Si posizionano in coda STM (-2,9%), Iveco e Stellantis (-2,5%) e Generali (-2,2%).