Mercati – Attesa partenza positiva per il Vecchio Continente

Previsto avvio positivo per le principali borse europee con gli occhio rivolti ai diversi driver internazionali.

Chiusura ieri in calo a Wall Street con il Nasdaq che ha terminato a -0,6%, l’S&P 500 a -0,4% e il Dow Jones a -0,3%. Oggi i listini statunitensi saranno fermi per il Giorno del Ringraziamento.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,6%; in controtendenza Hong Kong (-1,2%) e Shanghai (-0,5%).

Gli operatori soppesano le minacce di dazi da parte del presidente eletto Donald Trump a partire da gennaio.

Sul punto, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha esortato i leader politici europei a collaborare con Trump sui dazi e ad acquistare più prodotti realizzati negli Stati Uniti, avvertendo che un’aspra guerra commerciale rischierebbe di spazzare via la crescita economica globale. La presidente della Bce afferma che l’Ue non deve “reagire con ritorsioni, ma negoziare”, offrendo di »acquistare alcuni beni dagli Stati Uniti», come ilgas naturale liquefatto e le attrezzature per la Difesa.

Occhi inoltre al colloquio telefonico “positivo” tra quest’ultimo e Claudia Sheinbaum, presidente del Messico, in merito alle affermazioni del tycoon sui dazi, un dialogo che dovrebbe aver smorzato le tensioni.

In Cina, gli operatori restano in attesa di ulteriori stimoli da parte delle autorità di Pechino in vista della Central Economic Work Conference del Paese. L’evento, previsto per dicembre, offre solitamente un quadro sulle politiche monetarie, fiscali e industriali per l’anno successivo.

In Giappone, invece, si rafforza l’aspettativa secondo cui la Banca nazionale potrebbe aumentare i tassi di interesse nella riunione di dicembre. Inoltre, come riportato dall’emittente statale NHK, il governo sarebbe pronto ad approvare un extra budget di 92 miliardi di dollari per finanziare il pacchetto di stimoli previsto dal primo ministro Shigeru Ishiba.

L’attenzione resta allo tempo focalizzata sulla Stati Uniti dove si rafforza l’opinione che la Federal Reserve procederà gradualmente con ulteriori tagli ai tassi di interesse in scia alle indicazioni sull’inflazione emerse ieri dal deflatore PCE.

Restano infine monitorate le tensioni, ormai ai massimi storici, tra Russia e occidente oltreché la guerra in Medio Oriente con l’avvio del cessate il fuoco in Libano e il presidente Netanyahu che ha fatto ricorso contro il mandato d’arresto della corte penale internazionale.

A Piazza Affari, occhio a Unicredit su cui Moody’s ha confermato i rating dopo l’offerta su Banco BPM, mentre Eni ha acquisito quattro nuovi blocchi nell’offshore della Costa d’Avorio.