Si ferma la scia positiva a Wall Street che chiude la seduta di mercoledi in rosso appesantita in particolare dai titoli del settore tech.
Così l’S&P 500 archivia le negoziazioni a + 0,38%, il Dow Jones a -0,31% e il Nasdaq a -0,6%.
L’attenzione degli analisti è rivolta ai dati macroeconomici per cogliere indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana e, di conseguenza, su quelle che potrebbero essere le prossime mosse della Fed.
Alcuni funzionari della banca centrale hanno già messo le mani avanti e detto che la politica di tagli potrebbe interrompersi se i segnali sull’inflazione non dovessero migliorare.
Nel frattempo ieri c’è stato un colloquio telefonico tra Donald Trump e Claudia Sheinbaum, presidente del Messico, in merito alle affermazioni del tycoon sui dazi. Un dialogo che sembra aver smorzato le tensioni e che entrambi i partecipanti hanno descritto come “positivo” sebbene in termini diversi.
Sullo sfondo rimangono le tensioni, ormai ai massimi storici, tra Russia e occidente oltrechè la guerra in medioriente con l’avvio del cessate il fuoco in Libano e il presidente Netanyahu che ha fatto ricorso contro il mandato d’arresto della corte penale internazionale.
Tornando a Wall Street chiudono in rosso le Big Tech con Nvidia a -1,2%, Microsoft a -1,2% e Broadcom a -3,1%.
Profondo rosso per HP a -11,4% in scia ai conti che hanno deluso le attese. Trimestrale deludente anche per un altro PC maker, Dell, affondata del 12,2%.
A mitigare la debolezza del settore tecnologico ci hanno pensato i finanziari e l’healtcare con Berkshire Hathaway in rialzo dello 0,9% e Merck & Co dell’1,5%.
Seduta piatta per l’indice Vix, che misura la volatilità, a 14,1 punti.
Passando alle materie prime il future sul Brent è in leggero recupero (+0,1%) a 72,35 dollari al barile dopo la seduta flat di ieri. Debole anche il Wti (+0,03%) a 68,75 dollari al barile dopo il -0,07% di ieri.
Il rame è sostanzialmente invariato a -0,01% a 4,14 dollari.
Tra i metalli preziosi il future sull’oro stamattina è in lieve calo a -0,22% a 2.658,76 dollari l’oncia dopo il +1,15% di ieri. Più marcato il calo dell’argento a -0,74% a 30,33 dollari l’oncia.
Infine sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,054 e il dollaro/yen sale a 151,6.