Mercati asiatici – Seduta perlopiù in rialzo trainata dalla Cina

Seduta perlopiù in rialzo per le principali borse asiatiche mentre i listini statunitensi sono rimasti fermi per il Giorno del Ringraziamento.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1 e l’1,7%, poco mossa Hong Kong (+0,1%). Negativo invece il Giappone con Nikkei a -0,5% e il Topix a -0,3%.

Il sentiment beneficia delle parole del portavoce del ministero del commercio cinese, He Yadong, che ha spiegato che il paese adotterà «le misure necessarie» per proteggere le aziende cinesi se gli Stati Uniti continueranno con restrizioni più severe. Puntualizzazioni arrivate in risposta ai rumors secondo cui gli Stati Uniti stanno valutando di aggiungere fino a 200 aziende cinesi di chip alla loro black list commerciale.

I mercati sono a questo punto in attesa delle ulteriori misure di stimolo da parte di Pechino per sostenere la crescita economica e compensare l’impatto dei dazi statunitensi più elevati sotto l’amministrazione Trump, in arrivo a gennaio.

Sul fronte delle banche centrali, dopo la pubblicazione del dato sull’inflazione di Tokyo salita oltre il 2% a novembre, si rafforzano le aspettative di un altro aumento dei tassi da parte della Banca del Giappone a dicembre.

Intanto, l’Australia ha approvato una legge che vieta ai bambini di età inferiore ai 16 anni di utilizzare i social media, nonostante le critiche delle aziende tecnologiche e di esponenti del mondo accademico secondo cui la norma è stata approvata in fretta dal parlamento senza discutere dei potenziali effetti collaterali negativi.

Sul fronte geopolitico, il Presidente russo Vladimir Putin ieri ha avviato un altro attacco contro le infrastrutture energetiche ucraine, dopo che Kiev ha fatto uso delle armi fornite dall’Occidente.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,058 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen crolla a 149,7. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 72,3 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 68,6 dollari.