Mercati – Chiusura perlopiù positiva per gli eurolistini, Milano +0,2%

Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.483 punti (+0,2%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Chiude invariato il CAC 40 di Parigi.

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,0%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Dow Jones cede lo 0,3%.

L’attenzione rimane alta sulle banche centrali. Martins Kazaks, membro del Consiglio direttivo della BCE, ha dichiarato che l’istituto dovrebbe continuare a ridurre i tassi di interesse, considerando che l’aumento dei prezzi al consumo è quasi sotto controllo.

Parallelamente, il focus si concentra sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. In vista del Job Report di novembre, atteso per venerdì, sono attesi dati significativi nei giorni precedenti: mercoledì verrà pubblicata la stima ADP sull’occupazione, mentre giovedì saranno resi noti i dati settimanali relativi ai sussidi di disoccupazione.

Sul fronte macro odierno, negli Stati Uniti, a novembre, la lettura finale di S&P Global ha evidenziato che l’indice Pmi Manifatturiero si è attestato a 49,7 punti, al di sopra del consensus e del dato preliminare, entrambi a 48,8 punti.

In Italia, nel terzo trimestre 2024, il Pil finale è risultato stabile su base trimestrale e in crescita dello 0,4% su base annua, in linea, in entrambi i casi, ai preliminari e al consensus.

Sempre nel nostro Paese, ad ottobre, il tasso di disoccupazione dell’Italia si è fissato al 5,8%, in calo, contro le attese (6,1%), rispetto a settembre (6,0%).

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,048, il dollaro/yen a 149,2. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,2%) a 71,7 dollari e il Wti (-0,2%) a 67,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 123 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,26%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Nexi (+5,5%), Campari (+2,4%), Generali (+1,7%), Leonardo (+1,5%) mentre chiudono in coda Stellantis (-6,3%) dopo che il Cda ha accettato le dimissioni del CEO Carlos Tavares, seguita da Italgas (-2,1%), Erg (-1,9%), Telecom Italia (-1,6%).