Il primo giorno della settimana si chiude con un bilancio positivo a Wall Street con i titoli tecnologici che spingono il Nasdaq verso nuovi record.
Così l’S&P 500 ha archiviato la seduta a +0,24% e il Nasdaq lo 0,97. Debole invece il Dow Jones a -0,29%.
L’attenzione degli analisti è tutta rivolta alle prossime mosse delle banche centrali e in particolare della Fed con il governatore Christopher Waller che ha espresso fiducia per un nuovo taglio ai tassi.
Sullo sfondo restano le mosse del neopresidente Trump sulla squadra di governo, dopo la nomina di Kash Patel a capo dell’FBI, e le polemiche sulle ultime mosse dell’uscente Biden che nel weekend ha concesso la grazia totale e incondizionata del figlio Hunter Biden.
Nel resto del mondo si guarda con preoccupazione alle crescenti tensioni in Siria con gli eredi di Al Quaeda che hanno preso Aleppo, la seconda città più importante del paese medio orientale.
Avvicinandoci al vecchio continente l’attenzione è rivolta alle importanti proteste in Georgia contro il governo, colpevole di aver ufficialmente posticipato i negoziati per l’adesione all’Unione Europea. Una mossa percepita da una parte della popolazione come un ritorno sotto la sfera di influenza russa.
Tornando a Wall Street i protagonisti di ieri sono stati i titoli tecnologici.
Super Micro Computer, il cui titolo ha mostrato un’andamento quasi schizzofrenico nell’ultimo periodo in scia al boom dell’AI, ha guidato il mercato con un rialzo del 28,7%.
A spingere gli indici anche le Big Tech con Microsoft in rialzo dell’1,8% e Meta del 3,2%.
Chiude positiva anche Intel (+0,5%) nonostante il comunicato sull’uscita del Ceo Pat Gelsinger. Il chip maker adesso sta cercando un nuovo AD e ha comunicato che farà tutto il possibile per ripristinare la fiducia degli investitori scalfita dall’uscita del titolo dal Dow Jones Industrial Average dopo 25 anni a favore di Nvidia.
Continua a scendere l’indice Vix, che misura la volatilità, a 13,34 punti (-1,26%).
Passando alle materie prime il future sul Brent sale dello 0,31% a 72,14 dollari al barile dopo il calo di ieri. Sale anche il Wti (+0,38%) a 68,36 dollari al barile dopo il +0,15% di ieri.
Inverte la rotta il rame a +0,38% a 4,15 dollari dopo il calo di ieri.
Tra i metalli preziosi il future sull’oro stamattina è torna a salire a +0,44% a 2.670 dollari l’oncia dopo il -0,84 di ieri. Più marcato il rialzo dell’argento a +1,64% a 30,35 dollari l’oncia dopo il -0,87% di ieri.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente invariato a 1,049 e il dollaro/yen sale a 150,05.