Le borse europee proseguono positive a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano poco sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,0% a 33.811 punti, seguito da Ibex35 di Madrid (+0,7%), Ftse 100 di Londra (+0,6%), Dax di Francoforte (+0,3%) e Cac 40 di Parigi (+0,2%).
Gli investitori sono in attesa di una serie di dati macroeconomici e di commenti da parte dei funzionari della Federal Reserve che contribuiranno a definire le prospettive sui tassi di interesse. Occhi in particolare sull’intervento del presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, e la pubblicazione del Beige Book, entrambi in calendario domani, fino a culminare venerdì con il Pil dell’Eurozona e il rapporto sul lavoro statunitense.
Il governatore della Fed Christopher Waller ha intanto dichiarato di essere propenso a votare a favore di un taglio dei tassi a dicembre.
Sul fronte europeo, resta monitorata la situazione politica francese con l’estrema destra di Marine Le Pen e l’estrema sinistra di Jean Luc Mélenchon pronte a votare insieme la sfiducia al primo ministro Michel Barnier.
In tema di tensioni internazionali, Piero Cipollone, componente del comitato esecutivo della Bce, ha avvertito che i dazi sulle importazioni che l’amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, dovrebbe attuare potrebbero ridurre la crescita economica e l’inflazione nei 20 Paesi dell’Eurozona.
In Asia, cresce l’attesa per la economic work conference cinese che fisserà gli obiettivi di crescita e piani di stimoli per il 2025 mentre persistono le preoccupazioni per la debolezza economica e le tensioni con gli Stati Uniti.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,051 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,1. Tra le materie prime, petrolio positivo con il Brent (+0,8%) a 72,4 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 68,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,27%.
Tornando a Piazza Affari, guida Popolare di Sondrio (+4,8%) dopo che Jefferies ha alzato il target price da 6,60 a 8 euro (rating hold), seguita da Unicredit (+2,5%) su cui Fitch ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating e il Senior Preferred rating a BBB+ con un outlook positivo, dopo l’ops su Banco Bpm. Bene anche Stellantis (+2,1%), dopo il crollo di ieri, e Bper (+2%).
In coda, Terna (-1,2%), Azimut (-1,1%) e Nexi (-0,9%).