Seduta debole per le principali borse asiatiche dopo la chiusura mista di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,5 e l’1%, Hong Kong viaggia flat. In Giappone, il Nikkei resiste a +0,1% mentre il Topix è in calo dello 0,5%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,4% e l’S&P 500 a +0,1% e il Dow Jones a -0,2%.
Riflettori puntati sulla Corea del Sud dopo che il Partito Democratico di opposizione ha avvertito che perseguirà le accuse di tradimento e impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol per aver imposto illegalmente e improvvisamente la legge marziale, poi revocata. In un discorso alla nazione, il leader aveva infatti accusato il Parlamento, controllato dalle opposizioni, di simpatizzare con il Nord comunista e di paralizzare volutamente l’azione del governo.
La Banca di Corea ha intanto informato che aumenterà la liquidità a breve termine e adotterà misure “attive” nei mercati valutari, se necessario, per garantire la stabilità.
Il premier giapponese Shigeru Ishiba ha fatto sapere di monitorare la situazione in Corea del Sud con “particolare e grave” preoccupazione, ammettendo tuttavia di non essere in grado di commentare gli affari interni di altri paesi.
Spostando lo sguardo in Cina, l’istituto centrale ha intensificato il suo supporto allo yuan, stabilendo un tasso di riferimento giornaliero significativamente più forte del previsto.
Infine, resta l’attenzione sulle mosse di politica monetaria in attesa del discorso odierno di Powell e dopo che la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha affermato che un taglio dei tassi questo mese non è certo, ma rimane sul tavolo.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,052 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,3. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 73,9 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 70,2 dollari.