Mercati – Europa resta ben intonata a metà seduta, Piazza Affari si mantiene a +0,8%

Le borse europee proseguono perlopiù ben intonate a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 34.107 punti, come il Dax di Francoforte (+0,8%), e seguito da Ibex35 di Madrid (+0,4%) e Cac 40 di Parigi (+0,3%). Resta in controtendenza il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Resta l’attenzione sulle banche centrali in attesa degli interventi odierni di Lagarde e Powell nonché della pubblicazione del beige book della Fed, in agenda stasera, alla ricerca di nuovi indizi sulle prossime mosse di politica monetaria.

Occhi anche sulla Francia con i deputati che voteranno oggi, a partire dalle 16, una “mozione di censura” destinata, salvo imprevisti dell’ultimo minuto, a far cadere il governo guidato dal conservatore Michel Barnier, lasciando il Paese sull’orlo di una nuova crisi politica.

Riflettori, infine, sul fronte asiatico con la complicata situazione governativa in Corea del Sud dove il Partito Democratico di opposizione ha avvertito che perseguirà le accuse di tradimento e impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol per aver imposto illegalmente e improvvisamente la legge marziale, poi revocata.

Dalla fitta agenda macro odierna, nell’Eurozona, a novembre, il PMI Servizi finale si è attestato a 49,5 punti, sopra le attese e il preliminare (entrambi 49,2 punti). Il composito ha riportato 48,3 punti, anch’esso oltre il consensus e il preliminare (entrambi 48,1 punti).

Nella stessa area, a ottobre, i prezzi alla produzione hanno virato a +0,4% mese su mese, come da attese, dal -0,6% di settembre. Su base annua, hanno registrato un -3,2% rispetto al precedente -3,4%.

A novembre, in Italia, il Pmi Servizi si è attestato a 49,2 punti, in calo più delle attese (51,1 punti) rispetto ai 52,4 punti del mese precedente. Il Composito è sceso a 47,7 punti dai 51,0 punti di ottobre.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,050 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 150,8. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,6%) a 74,1 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 70,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,26%.

Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Campari (+3,4%) in scia alla nomina del nuovo CEO Simon Hunt, seguita da MPS (+3,2%), Popolare di Sondrio (+2,9%) e Iveco (+2,3%). Più caute, in coda, Diasorin e Snam (entrambe flat).