Avvio positivo per le principali borse europee con l’attenzione focalizzata sulle banche centrali, l’agenda macro e le tensioni internazionali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 34.106 punti, seguito da Dax di Francoforte (+0,5%), Cac 40 di Parigi (+0,4%), Ibex35 di Madrid (+0,3%), in controtendenza il Ftse 100 di Londra che cede lo 0,3%.
Gli investitori attendono gli interventi odierni dei presidenti della BCE, Christine Lagarde, e della Fed, Jerome Powell, oltre che la pubblicazione del Beige Book della stessa Fed.
Riflettori puntati sulla Corea del Sud dopo che il Partito Democratico di opposizione ha avvertito che perseguirà le accuse di tradimento e impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol per aver imposto illegalmente e improvvisamente la legge marziale, poi revocata. In un discorso alla nazione, il leader aveva infatti accusato il Parlamento, controllato dalle opposizioni, di simpatizzare con il Nord comunista e di paralizzare volutamente l’azione del governo.
La Banca di Corea ha intanto informato che aumenterà la liquidità a breve termine e adotterà misure “attive” nei mercati valutari, se necessario, per garantire la stabilità.
Nel resto del mondo si guarda alla Siria, alla Georgia e alla guerra tra Israele e Hezbollah.
Sul fronte macro, attesi in giornata, tra gli altri, gli indici PMI servizi e composito di novembre di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti, i prezzi alla produzione dell’Eurozona di ottobre e la stima della variazione dell’occupazione non agricola (ADP) a novembre negli Usa.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,051 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 150,5. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,2%) a 73,8 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 70,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,26%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Campari (+4,9%) che ha nominato il nuovo CEO Simon Hunt, seguita da Iveco (+2,4%), Moncler e Stellantis (+1,7%), in coda invece le utility Italigas (-0,3%) e Terna (-0,2%).