Prevista partenza incerta per le principali borse europee con l’attenzione focalizzata sulle banche centrali, l’agenda macro e le tensioni internazionali.
Chiusura ieri mista a Wall Street con il Nasdaq che ha terminato a +0,4% e l’S&P 500 a +0,1% e il Dow Jones a -0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,1%, cauto come Hong Kong (+0,1%) mentre Shanghai cede lo 0,5%.
Gli investitori attendono gli interventi odierni dei presidenti della BCE, Christine Lagarde, e della Fed, Jerome Powell, oltre che la pubblicazione del Beige Book della stessa Fed.
Riflettori puntati sulla Corea del Sud dopo che il Partito Democratico di opposizione ha avvertito che perseguirà le accuse di tradimento e impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol per aver imposto illegalmente e improvvisamente la legge marziale, poi revocata. In un discorso alla nazione, il leader aveva infatti accusato il Parlamento, controllato dalle opposizioni, di simpatizzare con il Nord comunista e di paralizzare volutamente l’azione del governo.
La Banca di Corea ha intanto informato che aumenterà la liquidità a breve termine e adotterà misure “attive” nei mercati valutari, se necessario, per garantire la stabilità.
Nel resto del mondo si guarda alla Siria, alla Georgia e alla guerra tra Israele e Hezbollah.
Sul fronte macro, attesi in giornata, tra gli altri, gli indici PMI servizi e composito di novembre di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti, i prezzi alla produzione dell’Eurozona di ottobre e la stima della variazione dell’occupazione non agricola (ADP) a novembre negli Usa.
A Piazza Affari occhio a Campari che ha nominato il nuovo CEO Simon Hunt.