Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.626 punti (+1,6%) in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%), il DAX di Francoforte (+0,8%), il CAC 40 di Parigi (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,1%, il Dow Jones cede lo 0,3% e lo S&P 500 prosegue invariato.
Gli investitori rimangono concentrati sulle indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali.
Mentre sale l’attesa per il PIL dell’Eurozona e il rapporto sul lavoro statunitense di novembre, entrambi in uscita domani, si rileva che nella settimana al 30 novembre le richieste di sussidi di disoccupazione Usa sono state pari a 224mila, superiori alle 215mila del consensus e della settimana precedente.
Nella stessa area, a ottobre, la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 73,8 miliardi di dollari, rispetto al disavanzo di 75,7 miliardi indicato dal consensus e di 83,8 miliardi di settembre.
Nello stesso mese, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono calate dello 0,5% su base mensile, rispetto al -0,3% delle attese e dopo il +0,5% di settembre. Su base annua, hanno riportato un incremento dell’1,9%, oltre le attese (+1,7%), rallentando rispetto al +3,0% del mese precedente.
Resta l’attenzione anche sulla politica francese con il primo ministro Michel Barnier che “ha presentato oggi le dimissioni del suo governo al presidente della Repubblica” Emmanuel Macron “che ne ha preso atto” e che alle ore 20:00 parlerà alla nazione con la possibilità che renda già noto il nome del nuovo premier.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,057, il dollaro/yen scende a 150,2. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 72,4 dollari e il Wti (+0,1%) a 68,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 109 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,20%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Unicredit (+5,0%), Bper Banca (+4,5%), Telecom Italia (+4,5%), Stellantis (+3,8%) mentre chiudono in coda Prysmian (-0,9%), seguita da Recordati (-0,7%), Cucinelli (-0,5%), Ferrari (-0,3%).