Le borse europee restano perlopiù toniche nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia poco mossa.
A Milano, il Ftse Mib accelera con un +1,4% a 34.549 punti, preceduto dall’Ibex35 di Madrid (+1,5%) ma seguito dal Dax di Francoforte (+0,8%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%); ancora cauto il Ftse 100 di Londra (flat). Oltreoceano, il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq scambiano a +0,1%.
Gli investitori rimangono concentrati sulle indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali.
Mentre sale l’attesa per il PIL dell’Eurozona e il rapporto sul lavoro statunitense di novembre, entrambi in uscita domani, si rileva che nella settimana al 30 novembre le richieste di sussidi di disoccupazione Usa sono state pari a 224mila, superiori alle 215mila del consensus e della settimana precedente (riviste da 213mila).
Nella stessa area, a ottobre, la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 73,8 miliardi di dollari, rispetto al disavanzo di 75,7 miliardi indicato dal consensus e di 83,8 miliardi di settembre (rivisto da -84,4 miliardi).
Nello stesso mese, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono calate dello 0,5% su base mensile, rispetto al -0,3% delle attese e dopo il +0,5% di settembre. Su base annua, hanno riportato un incremento dell’1,9%, oltre le attese (+1,7%), rallentando rispetto al +3,0% del mese precedente.
Resta l’attenzione anche sulla politica francese con il primo ministro Michel Barnier che “ha presentato oggi le dimissioni del suo governo al presidente della Repubblica” Emmanuel Macron “che ne ha preso atto” e che alle ore 20:00 parlerà alla nazione con la possibilità che renda già noto il nome del nuovo premier.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,057 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 150,5. Tra le materie prime, il petrolio accelera al rialzo con il Brent (+0,7%) a 72,8 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 69,0 dollari dopo che l’OPEC+ ha annunciato l’intenzione di rinviare di tre mesi gli aumenti dell’offerta.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,20%.
Tornando a Piazza Affari, accelerano e restano in vetta Telecom Italia (+5,1%), Stellantis (+4,6%) e Unicredit (+4%) mentre rimane in coda Prysmian (-1,3%), preceduta da Recordati (-0,7%) e Cucinelli (-0,6%).