Prevista partenza incerta per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle banche centrali e la politica francese.
Chiusura ieri in rialzo e verso nuovi record a Wall Street con il Nasdaq a +1,3%, il Dow Jones a +0,7% e l’S&P 500 a +0,6%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,4%, Shanghai viaggia a +0,1% mentre Hong Kong cede l’1%.
Gli investitori stanno valutando le parole del presidente della Federal Reserve Powell il quale ha affermato che l’economia degli Stati Uniti è solida e più forte di quanto si pensasse, permettendo all’istituto di essere più cauto nella riduzione dei tassi di interesse “verso la neutralità”.
Occhi anche sul Beige Book della Fed, diffuso ieri sera e dal quale emerge che l’attività economica è aumentata leggermente nella maggior parte dei distretti, con un incremento delle aspettative, e che l’aumento dei prezzi è stato modesto.
Sul fronte europeo, in attesa della riunione Bce del 12 dicembre, Christine Lagarde ha sottolineato che gli “investimenti europei congiunti possono stimolare la crescita” e consentirebbero al Vecchio Continente “di sfruttare le economie di scala e affrontare le sfide transfrontaliere, a vantaggio di tutti gli europei”. Ha poi aggiunto che, “guardando al futuro, si prevede che l’inflazione aumenterà temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell’energia non saranno più considerati nei tassi annuali, prima di scendere fino all’obiettivo nel corso dell’anno prossimo”.
Infine, resta l’attenzione sulla Francia in attesa che Michel Barnier si rechi alle 10.00 all’Eliseo per presentare le dimissioni del suo governo al presidente Emmanuel Macron, dopo la mozione di sfiducia che ha posto fine al suo breve mandato da primo ministro.
Dall’agenda macro, gli ordini di fabbrica tedeschi sono calati dell’1,5% su base mensile, a fronte di un -2% del consensus e un +4,2% di settembre.
Attesi alle ore 11:00, nell’Eurozona, le vendite al dettaglio di ottobre e, alle ore 14:30, negli USA la bilancia commerciale di ottobre e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.