Mercati asiatici – Contrastati, denaro sulla Cina in attesa della conferenza annuale

Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo i realizzi di ieri a Wall Street in scia ai recenti record.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,1 e l’1,5%, bene come Hong Kong (+1,6%). In calo, invece, il Giappone con il Nikkei a -0,8% e il Topix a -0,6%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,6%, l’S&P500 e il Nasdaq entrambi a -0,2%.

Cresce l’attesa in Cina per la Conferenza economica annuale che prenderà il via mercoledì prossimo e che sarà orientata a definire gli obiettivi economici e i piani di stimolo per il 2025. Il tutto dopo che le autorità di Pechino hanno annunciato, da fine settembre, una serie di misure di sostegno, tra cui tagli ai tassi e un programma da 1,4 trilioni di dollari per salvare gli enti locali indebitati.

Resta l’attenzione anche sulla Corea del Sud dopo che il comandante delle forze speciali dell’esercito ha dichiarato che non ci sarà una seconda legge marziale.

Infine, restano monitorati i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica in attesa soprattutto del rapporto sul lavoro statunitense che verrà diffuso oggi pomeriggio e che dovrebbe fornire altri dettagli utili a definire le prossime mosse della Federal Reserve.

Dall’agenda macro, il leading index giapponese preliminare di ottobre si è attestato a 108,6 punti rispetto ai 108,9 del consensus e ai 109,1 punti di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,057 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,0. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,3%) a 71,9 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 68,2 dollari, dopo che l’OPEC+ ha annunciato l’intenzione di rinviare di tre mesi il graduale aumento della produzione di greggio.