Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.750 punti (+0,4%) in guadagno come il CAC 40 di Parigi (+1,3%), il DAX di Francoforte (+0,2%). Chiudono sotto la pari il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,3% mentre il Dow Jones cede lo 0,1%.
Focus principale sul mercato del lavoro americano dopo che i dati del lavoro di novembre hanno dimostrato una certa dinamicità sul mercato.
Gli investitori rimangono intenti a trarre nuove indicazioni sullo stato di salute della prima economia mondiale e sulle prossime mosse della Federal Reserve.
I mercati stimano attualmente una probabilità intorno al 70% che la banca centrale opterà questo mese per un taglio ai tassi da 25 punti base.
Dall’agenda odierna, Il Job Report di novembre ha evidenziato la creazione di 227mila posti di lavoro negli Stati Uniti (Nonfarm payrolls), al di sopra delle attese (202mila) e del mese precedente (36mila).
Al contempo, è emerso che il tasso di disoccupazione in America è salito al 4,2% dal 4,1% del mese precedente, rispettando le previsioni.
Nell’Eurozona, il Pil finale del terzo trimestre 2024 ha evidenziato un +0,4% su base trimestrale mentre, su base annua, è cresciuto dello 0,9%, in linea, in entrambi i casi, alla seconda stima preliminare e al consensus.
A ottobre, le vendite al dettaglio in Italia sono peggiorate più delle attese (+0,9%) su base mensile a -0,5% dal +1,3% di settembre (rivisto da +1,2%). Su base annua, il dato è aumentato del 2,6%, dopo il +0,7% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,056, il dollaro/yen a 149,8. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,1%) a 71,3 dollari e il Wti (-1,3%) a 67,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 109 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,19%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Moncler (+5,0%), Stellantis (+3,2%), Campari (+2,7%), Finecobank (+2,3%) mentre chiudono in coda Tenaris (-3,0%), seguita da Bper Banca (-2,8%), Saipem (-2,1%), Unipol (-1,3%).