Le borse europee migliorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità.
A Milano, il Ftse Mib accelera con un +0,7% a 34.878 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,2%); resta più cauto il Ftse 100 di Londra (flat).
Gli investitori rimangono prudenti in vista del rapporto sul lavoro statunitense che verrà diffuso oggi pomeriggio e che dovrebbe fornire altri dettagli utili a definire le prossime mosse della Federal Reserve. I mercati stimano attualmente una probabilità intorno al 70% che la banca centrale opterà questo mese per un taglio ai tassi da 25 punti base.
Resta l’attenzione anche sulla Francia con il Partito socialista pronto a discutere oggi con la coalizione di Macron e la destra in attesa della formazione di un nuovo Governo dopo la recente caduta dell’esecutivo Barnier.
Infine, sul fronte asiatico, cresce l’attesa in Cina per la Conferenza economica annuale che prenderà il via mercoledì prossimo e che sarà orientata a definire gli obiettivi economici e i piani di stimolo per il 2025.
Dall’agenda odierna, nell’Eurozona, il Pil finale del terzo trimestre 2024 ha evidenziato un +0,4% su base trimestrale mentre, su base annua, è cresciuto dello 0,9%, in linea, in entrambi i casi, alla seconda stima preliminare e al consensus.
A ottobre, le vendite al dettaglio in Italia sono peggiorate più delle attese (+0,9%) su base mensile a -0,5% dal +1,3% di settembre (rivisto da +1,2%). Su base annua, il dato è aumentato del 2,6%, dopo il +0,7% del mese precedente.
Nello stesso periodo, in Germania, si è registrato un calo della produzione industriale dell’1,0% m/m, contro il +1,2% delle previsioni e dopo il -2,0% di settembre (rivisto da -2,5%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,057 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 150,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,6%) a 71,7 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 67,9 dollari, dopo che l’OPEC+ ha annunciato l’intenzione di rinviare di tre mesi il graduale aumento della produzione di greggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,18%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e resta in vetta di Moncler (+5,4%) su cui Goldman Sachs ha alzato il giudizio a buy (target price a 58,70 euro), seguita da Stellantis (+3,8%), Banco BPM ed ERG (entrambe +2%). Scivola in coda Bper (-1,5%), preceduta da Tenaris (-1,1%) e Unipol (-0,8%).