Avvio cauto per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle banche centrali, agenda macro e la politica francese.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 34.706 punti, sopra la parità come l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%), flat il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra.
Sul sentiment pesano il collasso del governo francese e il tentativo fallito di imporre la legge marziale in Corea del Sud.
Gli occhi degli investitori sono rivolti al contempo ai segnali provenienti dall’agenda macroeconomica in attesa soprattutto del rapporto sul lavoro statunitense che verrà diffuso oggi pomeriggio e che dovrebbe fornire ulteriori segnali utili a definire le prossime mosse della Federal Reserve.
Le previsioni sono per un aumento di 200.000 posti di lavoro a novembre negli Stati Uniti, dopo il calo di 12.000 unità registrato a ottobre, quando il risultato è stato influenzato da uragani e scioperi. Mentre il tasso di disoccupazione è visto salire al 4,2% dal 4,1%.
Focus anche sulla Cina per la Conferenza economica annuale che prenderà il via mercoledì prossimo e che sarà orientata a definire gli obiettivi economici e i piani di stimolo per il 2025. Il tutto dopo che le autorità di Pechino hanno annunciato, da fine settembre, una serie di misure di sostegno, tra cui tagli ai tassi e un programma da 1,4 trilioni di dollari per salvare gli enti locali indebitati.
Sullo sfondo, non scemano le tensioni in Medio Oriente così come quelle tra Russia e Ucraina.
Dall’agenda macro emerge che a ottobre la produzione industriale tedesca è calata dell’1,0% m/m, contro il +1,2% delle previsioni e dopo il -2,0% di settembre (rivisto da -2,5%).
Attese in giornata anche le vendite al dettaglio italiane di ottobre e la lettura finale del PIL 3Q24 dell’Eurozona.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,059 e il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 150,2. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,2%) a 71,9 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 68,2 dollari, dopo che l’OPEC+ ha annunciato l’intenzione di rinviare di tre mesi il graduale aumento della produzione di greggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,20%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Moncler (+3,5%) su cui Goldman Sachs ha alzato il giudizio a buy (target price a 58,70 euro), seguita da Stellantis (+2,4%), TIM (+1,2%) ed ERG (+1%). In coda STM (-1%) e Tenaris (-0,7%).