Mercati asiatici – Seduta mista, tiene il Giappone

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo i nuovi record di venerdì a Wall Street in scia ai dati sul mercato del lavoro.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,04% e lo 0,4%, così come Hong Kong (-0,3%). Sopra la parità, invece, il Giappone con il Nikkei a +0,2% e il Topix a +0,2%.

Oltreoceano, l’S&P 500 ha terminato a +0,3%, il Nasdaq a +0,8% mentre ritraccia il Dow Jones a -0,3%.

Gli ultimi dati macro cinesi fanno sperare che il Partito Comunista, che dovrebbe riunirsi questa settimana, decida di annunciare stimoli importanti.

Infatti, il tasso di inflazione in Cina è sceso allo 0,2% a novembre dallo 0,3% di ottobre, mancando le previsioni di mercato dello 0,5%, il valore più basso da giugno. Nel frattempo, i prezzi alla produzione sono scesi del 2,5% a novembre, un calo meno marcato del -2,9% del mese precedente, e del -2,8% atteso dagli analisti. Si tratta del 26° mese consecutivo di deflazione alla produzione.

Sul fronte geopolitico si fa sempre più instabile l’area del Medio Oriente dopo la fuga del presidente Bashar-al-Assad a Mosca in seguito alla presa di Damasco nel fine settimana da parte delle forze antigovernative guidate da Hayat Tahrir al-Sham. Finisce così dopo 50 anni il governo della famiglia Assad in Siria, sostenuto dai russi.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,055 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 150,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 71,6 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 67,7 dollari. Saudi Aramco, il più grande esportatore di greggio al mondo, ha ridotto i prezzi di gennaio 2025 per gli acquirenti asiatici al minimo dall’inizio del 2021, a causa della domanda fiacca del la Cina, e tagliato i prezzi per l’Europa nord-occidentale e il Mediterraneo, mentre non ha apportato alcuna modifica per il Nord America. Modifiche intervenute dopo che l’Opec+ ha posticipato di tre mesi gli aumenti di produzione pianificati fino ad aprile e ha esteso i tagli fino alla fine del 2026.