Gli eurolistini chiudono misti mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.560 punti (-0,6%) in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%). Chiudono sopra la pari il CAC 40 di Parigi (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%) mentre termina invariato il DAX di Francoforte.
Oltreoceano, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,1%.
Gli investitori restano intenti a trarre nuove indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana e sulle prossime mosse della Fed sui tassi d’interesse.
In tal senso, lo sguardo è già rivolto agli appuntamenti macro della settimana: sono attesi mercoledì i dati di novembre sui prezzi al consumo Usa, dati che potrebbero incidere fortemente sulle probabilità di un taglio ai tassi al prossimo meeting della Fed.
Nuove indicazioni sull’inflazione americana sono poi attese giovedì con i dati di novembre sui prezzi alla produzione.
Dall’agenda macroeconomica odierna, ad ottobre il dato finale diffuso dal Dipartimento del Commercio sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un +0,2% m/m, in linea al preliminare e alle attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,057, il dollaro/yen a 151,3. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,7%) a 72,3 dollari e il Wti (+2,0%) a 68,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 107 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,19%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Moncler (+3,2%), Tenaris (+2,2%), Banco Bpm (+2,2%), Cucinelli (+2,0%) mentre chiudono in coda Leonardo (-4,8%), seguita da Prysmian (-4,2%), Iveco Group (-3,3%), Terna (-1,9%).