Le borse europee restano deboli a metà seduta mentre i futures di Wall Street scambiano poco mossi.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 34.469 punti, sotto la parità come il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%), l’Ibex35 di Madrid (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%).
Continua a prevalere la cautela in attesa dei prezzi al consumo statunitensi che verranno diffusi domani e che forniranno altre segnali sulla prossime mosse della Fed di settimana prossima.
Sempre per domani è attesa la decisione della Banca del Canada mentre giovedì sarà il turno della Banca nazionale svizzera e della BCE con le previsioni che indicano un allentamento da parte di questi tre istituti.
Sul fronte asiatico, il sentiment beneficia dell’annuncio di nuove misure di stimolo per il prossimo anno, volte a rilanciare l’economia cinese, in attesa della Conferenza Annuale che prenderà il via domani, a porte chiuse.
Dall’agenda macro, a ottobre, la produzione industriale italiana ha registrato una variazione nulla su base mensile, leggermente meglio delle attese (-0,1%) e dopo il -0,3% di settembre (rivisto da -0,4%). La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una contrazione del 3,6%, a fronte del -3,9% del mese precedente (rivisto da -4,0%).
In Germania, secondo la lettura finale, a novembre, i prezzi al consumo sono calati dello 0,2% su base mensile, in linea al preliminare e alle attese. Su base annua, hanno registrato un progresso del 2,2%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,053 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 151,5. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,4%) a 71,8 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 68,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,20%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Diasorin (+0,9%), seguita da Fineco, Banco BPM ed ERG (tutte +0,6%), mentre scivolano in coda Unipol e Cucinelli (entrambe -1,3%), precedute da Leonardo (-1,2%).