Prevista partenza in calo per le principali borse europee con l’attenzione sulle banche centrali e le questioni politiche internazionali.
Chiusura in flessione a Wall Street con l’S&P 500 e il Nasdaq che hanno terminato a -0,6% mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,5%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,6%, Shanghai viaggia a +0,6% mentre Hong Kong cede lo 0,3%.
Occhi sulle banche centrali e l’agenda macroeconomica, in vista delle decisioni di Banca del Canada e BCE oltre che della pubblicazione dei prezzi al consumo statunitensi in uscita domani.
L’attenzione degli analisti è rivolta agli appuntamenti macro americani in vista della prossima riunione della Fed la prossima settimana. In particolare mercoledì usciranno i dati sull’inflazione che dovrebbe essere stabile, e consentirebbe alla banca centrale l’atteso taglio dei tassi.
Sul fronte europeo, in attesa giovedì della Bce, focus oggi sulla produzione industriale italiana di ottobre e l’inflazione tedesca di novembre.
Sul fronte internazionale preoccupano le tensioni geopolitiche con i ribelli Jihadisti in Siria che hanno preso Damasco costringendo Assad a fuggire in Russia.
Il sentiment asiatico beneficia dell’annuncio di nuove misure di stimolo per il prossimo anno volte a rilanciare l’economia cinese. Il Politburo, l’organo collegiale di vertice del Partito comunista cinese, ha promesso di adottare una politica monetaria “moderatamente accomodante” nel 2025, annunciando l’arrivo di ulteriori tagli dei tassi e abbandonando una strategia “prudente” mantenuta per quasi 14 anni. Gli investitori sposteranno ora l’attenzione sulla Conferenza Economica Annuale che prenderà il via domani, a porte chiuse.
Resta l’attenzione anche sulle tensioni commerciali dopo che il governo di Pechino ha detto di aver aperto un’indagine su Nvidia, accusata di aver violato le leggi cinesi anti monopolio.
A Piazza Affari, occhi su Banco Bpm: Credit Agricole, dopo avere dichiarato di avere sottoscritto contratti derivati per salire al 15,2% dall’attuale quota del 9,9%, valuterà nei prossimi sei mesi di incrementare ulteriorermente la partecipazione, comunque entro il 19,99% del capitale. Inoltre, Caltagirone è salito al 5,3% del capitale di Anima Holding. Infine, Gewiss ha rilevato il 75% di Beghelli dalla famiglia Bosatelli e lancerà l’Opa finalizzata al delisting a 0,3375 euro.