Avvio perlopiù debole per le principali borse europee con l’attenzione sull’agenda macro e le banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.614 punti, seguito da Dax di Francoforte (flat), Cac 40 di Parigi (-0,1%), Ftse 100 di Londra (-0,2%) e Ibex35 di Madrid (-1,1%).
Continua a prevalere la cautela in attesa dei prezzi al consumo statunitensi che verranno diffusi oggi pomeriggio e che forniranno altre segnali sulla prossime mosse della Fed di settimana prossima. I mercati stimano al momento una probabilità dell’85% per una taglio ai tassi da 25 punti base.
Sempre per oggi è attesa la decisione della Banca del Canada mentre domani sarà il turno della Banca nazionale svizzera e della BCE con le previsioni che indicano un allentamento da parte di questi tre istituti.
Sul fronte asiatico, nel frattempo, la Conferenza Economica Annuale cinese di due giorni dovrebbe delineare le politiche per il prossimo anno dopo che ieri il sentiment ha già beneficiato dell’annuncio di nuove misure di stimolo da parte del Politburo, l’organo collegiale di vertice del Partito comunista.
Restano monitorate anche le tensioni commerciali dopo che il presidente cinese Xi Jinping ha aperto un’indagine su Nvidia e vietato l’esportazione di diversi materiali rari con applicazioni militari. Pechino ha inoltre limitato le vendite negli Stati Uniti e in Europa di componenti chiave utilizzati per costruire droni.
Infine, rimane sotto i riflettori la situazione siriana con i ribelli Jihadisti che stanno riorganizzando il potere e Assad che è fuggito in Russia.
Dall’agenda macro, in Giappone, i prezzi alla produzione di novembre sono aumentati dello 0,3% m/m, in linea a ottobre (rivisto da +0,2%) ma leggermente superiori rispetto al +0,2% del consensus. Su base annua, sono saliti del 3,7% a fronte di un +3,4% stimato e del precedente +3,6% (rivisto da +3,4%).
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,049 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 151,7. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 72,3 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 68,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,20%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Leonardo (+2,2%), Saipem (+1,4%) e Intesa Sanpaolo (+0,8%) mentre si posizionano in coda Cucinelli e Moncler (entrambe -0,9%), precedute da Tenaris (-0,8%).