Mercati – Chiusura perlopiù positiva per gli eurolistini, Milano +0,6%

Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.731 punti (+0,6%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+0,4%), il CAC 40 di Parigi (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Chiude sotto la pari l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,6%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,1%.

Focus principale di oggi sull’inflazione americana: a novembre l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un +0,3% su base mensile, accelerando leggermente, come da attese, dal +0,2% di ottobre. Anno su anno l’inflazione si è attestata al 2,7%, in linea al consensus e a fronte del precedente +2,6%.

Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, è risultato stabile e in linea alle attese, a +0,3% m/m e +3,3% a/a.

Nuove indicazioni sull’inflazione statunitense sono poi attese domani con i dati di novembre sui prezzi alla produzione.

Sotto i riflettori restano le tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente dove almeno 26 persone sono rimaste uccise nella Striscia di Gaza in diversi nuovi raid di Israele.

Inoltre, Al Jolani, leader dei ribelli siriani, ha indirizzato un appello alla comunità internazionale, assicurando che la presa di Damasco e la caduta del regime di Assad non rappresentano una minaccia per il mondo. Intanto, Mosca ha fatto sapere che l’ex presidente siriano si trova al sicuro in Russia.

Dall’agenda macro odierna, inoltre, nella settimana al 6 di dicembre l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un aumento del 5,4%, dopo il +2,8% della settimana precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,051, il dollaro/yen sale a 152,3. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,4%) a 73,3 dollari e il Wti (+1,9%) a 69,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 107 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,20%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Leonardo (+3,1%), Telecom Italia (+3,0%), Saipem (+2,6%), Generali (+2,4%) mentre chiudono in coda Diasorin (-0,9%) seguita da Hera (-0,9%), A2a (-0,9%), Stellantis (-0,6%).