Prevista partenza incerta per le principali borse europee con l’attenzione sull’agenda macro e le banche centrali.
Chiusura ieri debole a Wall Street con il Dow Jones -0,4%, l’S&P 500 e il Nasdaq a -0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,1%, Shanghai viaggia a +0,3% mentre Hong Kong cede lo 0,9%.
Continua a prevalere la cautela in attesa dei prezzi al consumo statunitensi che verranno diffusi oggi pomeriggio e che forniranno altre segnali sulla prossime mosse della Fed di settimana prossima. I mercati stimano al momento una probabilità dell’85% per una taglio ai tassi da 25 punti base.
Sempre per oggi è attesa la decisione della Banca del Canada mentre domani sarà il turno della Banca nazionale svizzera e della BCE con le previsioni che indicano un allentamento da parte di questi tre istituti.
Sul fronte asiatico, nel frattempo, la Conferenza Economica Annuale cinese di due giorni dovrebbe delineare le politiche per il prossimo anno dopo che ieri il sentiment ha già beneficiato dell’annuncio di nuove misure di stimolo da parte del Politburo, l’organo collegiale di vertice del Partito comunista.
Restano monitorate anche le tensioni commerciali dopo che il presidente cinese Xi Jinping ha aperto un’indagine su Nvidia e vietato l’esportazione di diversi materiali rari con applicazioni militari. Pechino ha inoltre limitato le vendite negli Stati Uniti e in Europa di componenti chiave utilizzati per costruire droni.
Infine, rimane sotto i riflettori la situazione siriana con i ribelli Jihadisti che stanno riorganizzando il potere e Assad che è fuggito in Russia.
Dall’agenda macro, in Giappone, i prezzi alla produzione di novembre sono aumentati dello 0,3% m/m, in linea a ottobre (rivisto da +0,2%) ma leggermente superiori rispetto al +0,2% del consensus. Su base annua, sono saliti del 3,7% a fronte di un +3,4% stimato e del precedente +3,6% (rivisto da +3,4%).
A Piazza Affari, AM Best ha migliorato il rating sulla solidità finanziaria di Generali (Financial Strength Rating – FSR) a “A+” (Superiore) da “A” (Eccellente”) e il rating di credito dell’emittente a lungo termine (Long-Term ICR) a “aa-” (Superiore) da “a+” (Eccellente). L’outlook è stabile.