Mercati – Chiusura perlopiù negativa per le borse europee, Milano -0,4%

Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.740 punti (-0,4%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-0,7%), il Ftse di Londra (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,3%). Chiude sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,4% mentre il Dow Jones procede invariato

Lo sguardo degli investitori è già rivolto alla due giorni del Federal Open Market Committee, l’organismo della Fed chiamato a decidere il livello dei tassi d’interesse. La decisione è attesa mercoledì, con gli osservatori intenti a trarre segnali utili sulle mosse future della Fed dalla conferenza stampa del presidente Powell a valle del meeting.

I mercati scontano al momento circa tre tagli ai tassi da 25 punti da parte della banca centrale statunitense per i prossimi 12 mesi, in un contesto comunque ancora all’insegna della cautela in scia alle incertezze legate all’inflazione.

Dall’agenda odierna, secondo la lettura finale, in Italia, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo a novembre è aumentato dell’1,5% su base annua (in accelerazione da +1,0% di ottobre); la stima preliminare era +1,5%.

Inoltre, si rileva che la stima preliminare di dicembre del PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 45,2 punti, stabile rispetto al mese precedente ma al di sotto delle attese (45,3 punti).

L’omologo indicatore della Germania è stato pari a 42,5 punti, inferiore alle attese (43,1 punti) e alla rilevazione finale di novembre (43 punti). Sempre a dicembre, il preliminare PMI Manifatturiero francese si è fissato a 41,9 punti, in calo, contro le attese (43,2 punti) dai 43,1 punti finali di novembre.

Nello stesso mese, il corrispondente dato del Regno Unito si è attestato a 47,3 punti, in calo contro le attese (48,2 punti) dal dato finale di novembre (48,0 punti).

Negli Stati Uniti, a dicembre, la lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero, condotta da S&P Global, si è attestata a 48,3 punti, in calo più delle attese (49,4 punti) rispetto al dato finale di novembre (49,7 punti). In progresso, invece, l’indice composito, attestatosi a 56,6 punti, al di sopra dei 55,1 punti stimati e dei 54,9 punti del mese precedente. Infine, l’indice relativo ai servizi è stato pari a 58,5 punti, in aumento, contro le attese (55,7 punti) rispetto ai 56,1 punti di novembre.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,051, il dollaro/yen sale a 154,2. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,0%) a 73,8 dollari e il Wti (-1,6%) a 70,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 115 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,39%.

Tornando a Piazza Affari, guida Telecom Italia (+5,7%), seguita da Banca Monte Paschi Siena (+2,0%), Unipol (+1,9%), Banco Bpm (+1,3%) mentre arretrano in particolare Stellantis (-4,6%), Iveco Group (-4,4%), Ferrari (-2,6%), Amplifon (-2,3%).