Avvio poco mosso per le principali borse europee con lo sguardo che rimane focalizzato sulle banche centrali, i dati macro e la Cina.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 34.967 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e il Dax di Francoforte (+0,1%), flat il Ftse 100 di Londra mentre il Cac 40 di Parigi cede lo 0,3%.
L’attenzione degli investitori è rivolta alla politica monetaria in vista, questa settimana, delle decisioni di Federal Reserve in agenda mercoledì, Banca del Giappone e Bank of England, entrambe in calendario giovedì.
La Fed dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base , tuttavia vi è cautela tra gli operatori circa la traiettoria a lungo termine poichè l’inflazione desta ancora preoccupazioni.
Focus anche sull’agenda macro che vede oggi l’uscita dei PMI manifatturiero, composito e dei servizi preliminari di dicembre di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti, e l’inflazione italiana di novembre.
Nel frattempo pesano i dati sulle vendite al dettaglio cinesi, aumentate a novembre del 3% rispetto allo scorso anno, ma rallentando più delle attese (+4,6%) dal +4,8% di ottobre.
Il tutto dopo la delusione di venerdì scorso per la Conferenza economica annuale cinese che non ha fornito dettagli sugli stimoli fiscali, sebbene le autorità si siano impegnate a incrementare i consumi.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,051 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla 153,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,3%) a 74,2 dollari al barile e il Wti (-1%) a 70,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 114 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,39%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Bper (+1,2%), MPS (+1,1%) e Unipol (+1%), seguite da Prysmian (+0,8%), mentre si posizionano in coda Diasorin e Amplifon (-1,3%), Stellantis e Interpump (-0,9%).